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Un'aureola "spunta" sull'Etna: perché si formano gli anelli (di gas) e dove vederli

Considerati dagli esperti fenomeni molto rari, gli anelli di gas, non sono poi così difficili da osservare sul vulcano dell'Isola. Ma cosa sono e perché si formano?

Balarm
La redazione
  • 5 gennaio 2024

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In questi giorni, alzando gli occhi al cielo nei pressi dell'Etna, - o in giro sul web - vi sarà capitato di vedere degli spettacolari "anelli di fumo".

Potrebbe sembrare strano che un vulcano sia in grado di emettere questo tipo di forme bizzarre, che i più esperti fumatori saprebbero replicare in piccola scala con una semplice sigaretta.

Considerati dagli esperti fenomeni molto rari, gli anelli di gas, non sono poi così difficili da vedere sul vulcano siciliano. Ma cosa sono?

Gli anelli che gli esperti vulcanologi vedono quotidianamente sono composti da gas vulcanici. Si formano dal rilascio di bolle di gas più o meno in pressione, che risalgono all’interno del condotto che li genera.

La massa gassosa risale con una velocità maggiore nella parte centrale del condotto e minore lungo le pareti a causa dell’attrito scaturito dal contatto con le rocce.

Queste condizioni favoriscono la formazione dell'aureola: grazie alla forza di attrito che rallenta il getto di gas lungo le pareti del condotto, può avvenire una sorta di "arrotolamento" del gas su sé stesso, che gli permette di riprodurre la forma del condotto.
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Affinché un fenomeno di questo tipo si verifichi, in primis, il vulcano dev'essere caratterizzato da un condotto aperto, di forma grossomodo cilindrica e sufficientemente stretto.

Un'altra condizione essenziale è l’emissione di un intenso getto di gas, avente maggiore velocità nella porzione centrale del condotto e minore lungo le sue pareti.

In questo modo, l'impulso di gas acquisisce la forma di un anello perfetto, che a seconda anche delle condizioni atmosferiche può talvolta assumere aspetto e dimensioni differenti.

Nel corso degli ultimi 15 anni l’Etna ha prodotto migliaia di questi anelli di gas, specialmente da uno dei suoi quattro crateri che dominano la vetta: la cosiddetta Bocca Nuova, una grande depressione nata nel 1968, che col tempo si è progressivamente ampliata, acquisendo attualmente un diametro di oltre 400m.

Nel 2000 il cratere ha raggiunto un vero e proprio record, producendo circa 5000 anelli di gas in soli sei mesi. Caratterizzato al suo interno da diversi crateri di collasso a condotto quasi costantemente aperto, "Bocca Nuova" è diventato un produttore seriale di spettacolari anelli di gas.
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