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Un altro Ismett (vicino) a Palermo, trovati i fondi: dove e come sarà il nuovo ospedale

Da Roma, sbloccate le risorse per far ripartire la costruzione del nuovo polo di trapianti e terapie innovative. Un progetto firmato da Renzo Piano: i dettagli

Balarm
La redazione
  • 2 dicembre 2024

Il rendering del progetto dell'Ismett 2 di Carini

Si sbloccano i fondi per l'Ismett 2, tanto annunciato e discusso, che sorgerà a Carini. Un finanziamento da 348 milioni di euro, approvato da Palazzo Chigi, nella seduta Cipess. Risorse che, si spera, stavolta dovrebbero permettere di costruire finalmente il secondo polo d'eccellenza in campo di trapianti e terapie innovative della provincia di Palermo.

A dare notizia del finanziamento è il il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, nonchè ex presidente della Regione: «Si realizza così uno dei più importanti obiettivi che avevo posto nel mio programma al governo della Regione», commenta Musumeci.

«Questo nuovo Polo di eccellenza rappresenterà un passo importante verso il potenziamento del nostro sistema sanitario, ponendo la Sicilia all’avanguardia nel campo dei trapianti - dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani -. La Regione ha già inteso contribuire in modo concreto a questo progetto, destinando 50 milioni di euro nell’Accordo di coesione firmato a maggio scorso, per l’acquisto di attrezzature elettromedicali.
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È uno stanziamento che riflette il nostro impegno a rafforzare il ruolo della nostra regione come punto di riferimento nel panorama dei trapianti. L’investimento garantirà, in particolare, il potenziamento di attività specialistiche in questo settore nel quale la Sicilia si colloca ai primi posti in Italia con quasi 300 trapianti effettuati quest’anno».

«Dopo l’approvazione a Palazzo Chigi del finanziamento di 348 milioni, annunciata dal ministro Nello Musumeci, il dottor Ugo Palazzo, uno dei fondatori dell’Ismett, mi ha chiamato per condividere con me la sua felicità nell’apprendere la notizia. “Oggi - mi ha detto - è un giorno di festa per Carini”. Un pensiero che condivido», dice il sindaco di Carini, Giovì Monteleone.

«Ribadisco la fattiva collaborazione della mia amministrazione e auspico una celere definizione delle procedure che daranno il via alla realizzazione di un nuovo polo di eccellenza per trapianti e terapie che costituirà un servizio importante per chi vive il nostro territorio e una grande opportunità per l’economia del comprensorio carinese.

Tra pochi anni potremmo avere nel nostro territorio un importante, all’avanguardia e bellissimo polo ospedaliero; ricordiamo che il progetto è dell’architetto Renzo Piano».

Il progetto dell'Ismett 2
Un gemello dell'omonimo ospedale all'avanguardia di Palermo che sorgerà a Carini, nella stessa area dove la Fondazione Ri.MED sta realizzando il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB), vicino all’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, alla stazione ferroviaria di Piraineto e all'aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino.

Il nuovo ospedale, da progetto originario della "Renzo Piano Building Workshop" con Progetto CMR (anno 2020-2021), avrà un totale di 256 posti letto e sarà composto da due corpi longitudinali, collegati fra loro da ponti, che si sviluppano su pianoterra più 3 livelli e un corpo centrale destinato all’accoglienza al piano terra e ad uffici nei piani superiori. (Ne abbiamo parlato in un nostro articolo).

I tre piani dei due corpi laterali longitudinali ospiteranno le degenze suddivise per apparato e per intensità di cura.

Il livello -1 ospita invece l’area di diagnostica per immagine radiologica e cardiologica, la medicina nucleare, la radioterapia, l’area di interventistica mininvasiva (cardiologica, radiologica, endoscopia, broncoscopia, neurologia), le sale operatorie, la terapia intensiva, i laboratori di diagnostica e di ricerca, la farmacia e l’anatomia patologica.

Al livello -2 si trovano le aree non cliniche, quali magazzini, impianti, servizi comuni e di supporto, aree parcheggio.

Il nuovo polo è stato progettato tenendo conto della dura esperienza della pandemia COVID-19: con 42 letti di terapia intensiva in condizioni ordinarie, e i restanti 214 di terapia sub-intensiva, e flussi dei pazienti che consentono la gestione clinica dei degenti con gravi manifestazioni di malattie infettive in aree strutturalmente e funzionalmente isolate e indipendenti da quelle dedicate alla cura dei pazienti ordinari, il nuovo ospedale permetterà di continuare a gestire pazienti affetti da malattie croniche non trasmissibili (es. malattie cardiovascolari e tumori) anche a fronte di epidemie e pandemie.

Sempre da progetto originario, attraverso la collaborazione con UPMC (University of Pittsburgh Medical Center), l'innovazione tecnologica avrà un ruolo fondamentale nella nuova struttura: a partire dalla cartella Clinica Elettronica (CCE) utilizzata trasversalmente in tutti i reparti, passando per la digitalizzazione del sistema amministrativo e contabile.

Ismett 2 sarà un ospedale completamente digitalizzato e pronto a gestire la cura anche con l’utilizzo del machine learning, dell’Intelligenza Artificiale, del deep learning e del “Clinical Decision Support”, in piena sicurezza e nel rispetto della privacy.
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