ITINERARI E LUOGHI
Tour "sull'isola delle calette": tra mare chiaro, ciottoli neri e un anfiteatro naturale
In Sicilia il mare in alcuni luoghi assume una colorazione dall’azzurro al verde smeraldo e punte di blu cobalto. Quasi come fosse un arcobaleno naturale
Il mare di Ustica
Oltre all’importanza storica e mitologica, l’isoletta è meta turistica invidiata dove scoprire i fondali marini e toccare con mano la bellezza gastronomica, naturalistica e delle grotte presenti.
Dal 1986 (novembre) Ustum (per i romani) è sotto la salvaguardia della prima Area Marina Protetta istituita in Italia (AMP). Gli appassionati di trekking possono vivere a stretto contatto con la natura, scegliere una o più calette (addentrandosi nei sentieri) e immergersi nelle acque colorate del Mar Tirreno.
Alcune di esse si raggiungono anche con i mezzi e in presenza di bambini. Quante e quali sono?
La Spiaggia del Faro è sita a Punta Carazzi. Non ha una conformazione di sassi o sabbia e, diversamente dalle altre, è stata costruita una piattaforma di cemento per permettere di raggiungere il mare. L’acqua cristallina con i suoi fondali bassi (nei primi 30 mt.) "concede" la balneazione a tutti.
Anche Cala Sidoti si può raggiungere con i mezzi. È una stretta baia di ciottoli neri. Un tempo, lontano, la zona era di proprietà dell’omonima famiglia.
La caletta è tra le più comuni perché si può svolgere l’attività di snorkeling. È ubicata nella zona A (AMP). Gli appassionati di nuoto possono raggiungere uno scoglio posto a circa 200 mt. dalla riva.
Si possono vedere i pomodori di mare, le Donzelle Pavonine, le praterie di Posidonia oceanica e alcune specie di molluschi e crostacei.
Non lontano da Sidoti si raggiunge la Caletta dello Spalmatore o dell’Acquario.
In prevalenza rocciosa, si erge a perla rara dell’intera Riserva Marina. Tra gli scogli si scorge un lembo di sabbia nera: è la cala che trova spazio tra le pareti. Il mare assume una colorazione che varia dall’azzurro al verde smeraldo e punte di blu cobalto; un arcobaleno naturale.
Quando i raggi del sole illuminano le sue acque, i fondali sono visibili a occhio nudo. Inoltre, a poche decine di metri, affiora dal passato la Torre dello Spalmatore. È un'antica costruzione del XVIII sec. Nel villaggio dei pescatori è presente la Cala di Santa Maria. Non è molto frequentata.
È una piccola spiaggetta che consente di sostare insieme ai bambini ammirando le imbarcazioni pronte a salpare. Osteodes (per i greci) è isolata - lontana 67 km da Palermo - e offre la possibilità di passare dei momenti romantici. La Spiaggia di Scoglitti è una delle poche dove la sabbia è la vera protagonista indiscussa.
Nel mezzo della natura incontaminata (al termine del Sentiero Mezzogiorno), il mare turchese e cristallino e la ricca fauna (pesci multicolori), è il luogo ideale per allontanarsi dalla quotidianità.
A due passi da Scoglitti (da non confondere con la cittadina ragusana) si trova la Piscina Naturale. Comunica col mare grazie a un cunicolo sottomarino. Un luogo silenzioso - distaccato dallo stesso territorio di appartenenza - che si raggiungere grazie a un sentiero abbastanza impegnativo.
Non è per tutti anzi, pochi riescono "a far uso" dei fanghi terapeutici. In ultimo, tra le più belle dell’isola non può mancare la Spiaggia del Patricuono.
Trovare un posticino (non a pagamento) è quasi impossibile. La presenza dello stabilimento balneare ha occupato l’intero suolo sabbioso a grana media. Tra insenature, piccoli sentieri e luoghi sconosciuti sorgono altre calette.
Queste, per molti, sono introvabili e riservano piacevoli sorprese come la Cala San Paolo. Nuotando nelle sue acque libere e pulite è possibile raggiungere la Grotta delle Barche.
Una piccola baia caratterizza la Cala del Corruggio. Si trova vicino alle rovine preistoriche. Scogli Piatti è un ambiente completamente differente - in un contesto “quasi” lunare. Di fronte sorge lo Scoglio Medico.
Una piccola rientranza a forma di "anfiteatro" crea la caletta omonima. È affascinante, appartata e lontana da occhi indiscreti. Ustica è l’isola di tutti.
Offre una vasta gamma di possibilità e chissà, durante la visita, non si possa incontrare la maga Circe. Eèa (Ustica secondo i miti) era la sua dimora e trasformava i visitatori in maiali!
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