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Stelle cadenti a pioggia: col naso all'insù per ammirare le "lacrime di San Lorenzo"

Sembrerà strano ma il picco di stelle cadenti si vedrà nella notte tra l'11 e il 12 agosto, uno spettacolo astronomico imperdibile che non si ripete dal 1992

Balarm
La redazione
  • 11 agosto 2020

Anche se la notte di San Lorenzo è passata poco importa per l'astronomia: perchè è atteso a cavallo tra l'11 e il 12 agosto il picco dello sciame delle Perseidi, conosciute come le lacrime di San Lorenzo, effetto ottico che lascia a bocca aperta.

È considerato lo spettacolo più affascinante dell'anno, come spiega all'Ansa l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project.

«Al massimo si possono contare fino a 100 meteore l'ora, a patto - dice Masi all'Ansa - di guardare il cielo da un luogo buio nella seconda metà della notte. L'osservazione a occhio nudo è, senza dubbio, ideale per cogliere il guizzo improvviso delle scie».

Lo sciame delle Perseidi fu individuato nel 1862 e il suo ultimo passaggio risale al 1992.

Ma cos'è che genera questo effetto regalando uno spettacolo mozzafiato? Questo accade quando la Terra entra nella nube di polveri lasciate dalla cometa nel proprio percorso attorno al Sole, che per attrito bruciano e creano l'effetto visivo.

E allora per chi avesse ancora tanti desideri nel cassetto li prepari per questa notte, c'è ancora tempo per chiedere alle stelle.
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