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Se vi siete persi Eva Riccobono a "Belve": la confessione (senza veli) della palermitana
Dalla carriera da supermodella alla sua vita privata, senza dimenticare gli anni in giro per il mondo fatto di party, trasgressioni e anche alcune "sperimentazioni"
Alla consueta domanda iniziare con cui si aprono le interviste: «Che belva si sente?», lei ha replicato: «Sono una giraffa... mi hai visto sono bionda, alta e collo lungo».
La supermodella, divenuta nota sulle passerelle italiane e internazionali fin da giovanissima, racconta della sua carriera cominciata quasi per caso: «Non sono stata considerata bella per tantissimo tempo quindi ho sviluppato la simpatia, l'empatia: "Mi chiamavano Olivia, quattro ossa incatenate. C'era un accanimento».
La Riccobono poi aggiunge: «Ho cominciato a percepire di essere bella quando ho cominciato a fare la modella. Ci sono un sacco di modelle che non sono belle e hanno fatto le top model. Molte, nella vita vera, sono deludenti. Se mi piaccio? Non mi lamento, ho smesso di preoccuparmene».
La modella parla di quella volta che a New York si è imbucata ad una festa gay: «Per entrare, ho avuto l'idea di vestirmi da trans. In bagno due ragazzi ci hanno anche provato. Ed io, spaventata, ho dovuto rivelarmi».
Divertita dall'intervista, la modella si è anche definita "pioniera delle esperienze" parlando dei suoi approcci con le donne, aggiungendo poi un aneddoto su dei sex toys ricevuti in regalo dagli amici.
«C'era questa ragazza molto bella - racconta -, modella, sembrava oltretutto più femmina di me. Mi piace provare, mi dico provo, poi se mi piace o non mi piace. Provai, è stato divertente e carino».
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