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Scavato nella roccia, custodisce un tesoro: il castello (dimenticato) al centro della Sicilia
Con questo video vi portiamo in un angolo meraviglioso dell'entroterra siciliano: una fortezza costruita su uno sperone roccioso dal panorama pazzesco
Si trova in provincia di Enna, al centro dell'Isola, tra le città di Aidone, Valguarnera e Raddusa. La sua origine non è ben definita ma le prime testimonianze storiche documentabili risalgono al XIV secolo.
Il castello, che tutt'oggi è poco conosciuto e purtroppo versa in uno stato di abbandono, sorge su uno sperone roccioso.
Sebbene sia conosciuto con entrambi i nomi, pare che quello vero sia Pietratagliata, per via della sua struttura intagliata nella roccia, caratteristica che lo rende simile al castello di Sperlinga.
Il nome Gresti, invece, deriva dal nome della contrada e dell'adiacente “Cozzo dei Gresti”, un modesto rilievo dove in età greco-romana era sorto un insediamento testimoniato dai numerosissimi cocci ceramici, che hanno dato poi il nome al sito (il termine cocci in dialetto si traduce in “gresti”).
A renderlo unico è senza dubbio la sua struttura architettonica: la torre a prisma rettangolare, alta circa 36 metri e ancora oggi ben conservata, non ha spazi interni ed è quasi interamente scavata nella viva roccia sottostante.
Nella parte alta del castello vi è inoltre un'iscrizione e una leggenda vuole che colui il quale riuscirà a leggerla cavalcando al galoppo, scoprirà il tesoro nascosto all'interno degli ipogei.
Il castello di Gresti o Pietratagliata, anche se con qualche difficoltà, è raggiungibile da Aidone percorrendo la SS 288, in direzione Catania, per circa 15 km, oppure da Raddusa.
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