ATTUALITÀ
Per Pasqua aperti a metà, ma pure durante l'anno: la verità sugli infopoint di Palermo
Tutto quello che avreste voluto sapere sugli info point turistici di Palermo ma non avete mai osato chiedere: un viaggio per i centri (chiusi) di informazione turistica
L'infopoint di piazza Bellini a Palermo
Aperti solo la mattina (dalle 8.30 alle 13.30, dal lunedì al sabato), fatta eccezione per l’infopoint di Piazza Bellini che rimane aperto fino alle 18,30 anche il sabato e la domenica dalle 9 alle 19 quando c’è disponibilità.
Si proprio così: il punto di accoglienza alle spalle del Palazzo di Città rimane aperto la domenica ogni tanto, ovvero quando c’è la disponibilità a lavorare dei dipendenti del Comune.
E durante le feste? Ovviamente la storia non cambia e puntuale come sempre monta la polemica sui social nell’anno in cui Palermo è capitale della cultura.
Attacchi incrociati all’Amministrazione di Leoluca Orlando, giudicato dai leoni da tastiera incapace di gestire il grande afflusso di turisti previsto nella settimana di Pasqua, e ai lavoratori considerati dei lavativi.
Si corre ai ripari l’indomani, 29 marzo, con una nota in cui si precisa che «il Servizio d'Informazione Turistica sarà reso, dal Comune di Palermo, nella giornata di Pasqua 1 aprile 2018 esclusivamente c/o il Visitor Center di Corso Vittorio Emanuele n.353-355 dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e, nella giornata di lunedì dell'Angelo 2 aprile 2018 c/o il CIT Bellini di Piazza Bellini, dalle ore 9.30 alle ore 14.00».
Quindi in poche parole: domenica mezza giornata e lunedì pure.
Ma ormai la frittata è fatta. E i sindacati rispondono attaccando il Comune, reo di aver fatto promesse negli anni e di non averle mantenute.
«In questi 10 anni i lavoratori – dice il sindacalista della Cgil Luigi D'Antona - hanno svolto per il bene di Palermo la propria attività nei giorni festivi per un aumento di soli 10 euro, abbandonando famiglie e affetti cari per garantire il servizio ai turisti e i cittadini che vogliono visitare la nostra splendida città».
Ma quindi di chi è la colpa? Forse del contratto nazionale degli enti locali che prevede per i lavoratori part time una retribuzione del 30 per cento per la giornata festiva?
C’è inoltre un dato da non sottovalutare: i lavoratori part-time non possono essere obbligati a cambiare il proprio giorno e orario di lavoro, così come previsto dal contratto collettivo di lavoro. Per cui le sorti degli infopoint (o CIT, centri informazioni turistiche) sono legate alla disponibilità del dipendente.
Insomma una gatta da pelare e a farne le spese è, come sempre, il turista inconsapevole o il cittadino che è all’oscuro del labirinto burocratico che sta dietro ogni iniziativa.
L'unica notizia positiva è che dopo Pasqua dovrebbe esserci un incontro dell’Amministrazione con i rappresentanti sindacali. Nell’attesa i turisti dovranno trovare altri modi per conoscere la città, i suoi eventi e le sue bellezze.
E nel caso in cui non si trovasse una soluzione? «Il Comune ha un piano B - ammette Licia Romano, dirigente del settore Turismo - per garantire all’utenza un servizio continuo e all’altezza di una città come Palermo». Vedremo.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Lo sfarzo a Palermo, poi il furto e la crisi: i gioielli perduti di Donna Franca Florio