ATTUALITÀ
Per essere vicini a chi è più lontano: la "Giornata Mondiale dei Poveri" a Palermo
A San Lorenzo, Padre Calogero ha accolto più di 100 persone, indigenti e senza tetto per un pranzo collettivo sostenuto dalla Fondazione Tommaso Dragotto
Palermo precorre tale ricorrenza, ufficialmente calendarizzata il 17 novembre, grazie alla Parrocchia di San Vincenzo de' Paoli ed all'incessante dedizione “sul campo” del suo parroco, Padre Calogero, da tempo impegnato in un quartiere - San Lorenzo - dove le difficoltà sono tangibili, ma dove la comunità gli ha riconosciuto il ruolo di guida spirituale e morale.
La Giornata ha accolto più di 100 persone, indigenti e senza tetto che versano in condizioni di particolare fragilità, per un segnale concreto di inclusione e amicizia: alle 12.30 si è tenuto un pranzo collettivo organizzato in un ristorante adiacente la Parrocchia e sostenuto dalla Fondazione Tommaso Dragotto.
Ad ogni tavolo, insieme ai bisognosi, c'erano i volontari della "squadra" di Padre Calogero, affinché la convivialità del momento possa tradursi in un legame più profondo ed empatico.
Padre Calogero nella sua Parrocchia accoglie tutti e abbraccia tutti, con limpido spirito Francescano lavora senza sosta al fianco dei più poveri per regalare, ancor prima che beni materiali, quel calore umano che riaccende speranza e vita.
"Questa iniziativa è nata dal desiderio di dare un segnale concreto, di accoglienza e di speranza, a coloro che versano in condizioni di estremo bisogno e di abbandono affettivo.
Povertà e solitudine aprono le porte alla disperazione e sento il dovere di mettermi al fianco di chi, come Padre Calogero, lavora senza sosta per arginare gli effetti della marginalità sociale” così ha dichiarato il presidente della Fondazione Tommaso Dragotto.
Un impegno sociale, quello inaugurato dalla Fondazione Dragotto il 15 novembre 2024 - in collaborazione con l’associazione per i senza famiglia Arnibas e con l’azienda Tecnobox -, che segna un punto a favore dell’accoglienza, della fraternità e della generosità palermitana, perché la preghiera della città possa salire fino a Dio.
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