Palermo avrà la sua Greenway: l'itinerario "verde" da Notarbartolo a Monreale
Dopo aver perso i primi fondi, anche il progetto rischiava di tramontare. Adesso invece il sogno della "via verde" è tornato possibile: a che punto siamo

Scalinata della Green Way Boccadifalco Palermo
Ripercorriamo velocemente la sua storia. A Palermo, in epoca fascista, negli anni Trenta, venne costruita una lunghissima linea ferrata per collegare le aree costiere all’entroterra.
Il vecchio tragitto ferroviario, che partiva anticamente dalla stazione Lolli e terminava a Camporeale, attraversava Boccadifalco, Baida, Monreale, Fiumelato, Altofonte, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi e San Cipirello.
Con l'occasione vennero realizzate diverse opere ingegneristiche, tra queste acquedotti, ponti, viadotti e diversi sentieri. I lavori vennero completati ma il percorso non venne mai messo in funzione, tuttavia sono rimaste le infrastrutture.
Nonostante la sua mancata attivazione nel corso dell’ultimo secolo, risale a qualche anno fa uno degli ultimi tentativi da parte del Comune di Palermo di recuperare parte della vecchia rotaia, trasformandola in una "Greenway" verso Monreale, un lungo percorso ciclo-pedonale di 12 chilometri.
Dopo un’interrogazione presentata lo scorso settembre e numerose sollecitazioni, da parte di chi non voleva vedere il piano affondare, il Comune ha mantenuto l’impegno promesso di trovare ulteriori risorse e il progetto di riconversione della dismessa ferrovia in una pista ciclabile Green Way è stato finalmente rifinanziato.
Infatti, attraverso un investimento complessivo di 5.800.000 euro, il disegno è stato inserito sui fondi PR FESR Sicilia 2021–2027, nell'ambito dell'Area Urbana Funzionale di Palermo, e approvato dalla Giunta.
La linea, secondo quanto stabilito dal piano originale, dovrebbe avere il suo punto di partenza alla stazione Notarbartolo e il suo punto di arrivo alla ex stazione ferroviaria di Monreale.
Tra i personaggi che si sono esposti di più per la ripresa dell’ex progetto il consigliere comunale e capogruppo M5S, Antonino Randazzo, che dichiara: «La Green Way rappresenta un'opportunità unica di riqualificazione urbana per numerose aree della città, da Boccadifalco a Baida, da Passo di Rigano all'area della stazione Notarbartolo».
Non solo. Il percorso verde non solo darà la possibilità di muoversi in maniera più sostenibile, ma potrebbe diventare una grossa attrattiva sia per i turisti che per gli stessi cittadini amanti del trekking e del ciclismo, affascinati dall’idea di scoprire il capoluogo siciliano dalla propria bicicletta.
«Ora ci aspettiamo che il progetto subisca un’accelerata. Tra le prime questioni che devono essere risolte c’è sicuramente il problema delle occupazioni abusive site lungo l’area d’interesse», conclude Antonino Randazzo.
Sulla vicenda e sui tempi di realizzazione del progetto abbiamo provato a chiedere informazioni al Comune, da cui attendiamo una replica.
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