AMBIENTE
Non direte mai più "muto come un pesce": il video in 8D del mare trapanese (da ascoltare con le cuffie)
Le immagini e i suoni fanno parte di un progetto realizzato nel corso dello scorso anno, l'anno della pandemia, che ha creato le condizioni ideali per un lavoro di questo tipo
Il progetto realizzato in collaborazione al Bioacousticslab IAS CNR Capo Granitola è di fondamentale importanza per raccogliere informazioni chiave sulle attività e i comportamenti animali marini. Le registrazioni con l'uso di idrofoni (registratori subacquei), hanno permesso di evidenziare come in mare, si vengano a formare dei veri e propri cori, prodotti da pesci e crostacei.
Tutti i suoni sono stati sviluppati e compressi successivamente in formato 8D AUDIO (Multi-directional) e per ascoltarli è consigliato usare le cuffie, per poterli apprezzare davvero e al meglio.
Riccardo Cingillo, palermitano di 51 anni, è un documentarista freelance, un documentarista subacqueo da circa vent'anni (é stato anche prima camera del programma Linea Blu in Sicilia) e ha realizzato tutte le immagini.
Grazie a progetti di questo tipo è possibile scroprire sempre di più il mondo del mare e i suoi misteri, i comportamenti degli animali che lo popolano, come reagiscono a certi stimoli e rumori. L'inquinamento acustico è uno dei fattori che maggiormente influisce sul loro comportamento.
«La bioacustica è fondamentale per parlare di inquinamento acustico e del comportamento degli animali - dice il documentarista -. Io sono un fruitore del mare e negli anni ho documentato il comportamento degli animali che cambia in base ai suoni; puoi vedere di anno in anno cosa accade alla fauna di un determinato luogo».
Acquisire nuovi suoni provenienti dal mare - perchè se ne scoprono sempre di nuovi mai sentiti prima - fornisce agli studiosi nuovi dati scentifici che si trasformeranno in divulgazione.
«Stiamo cercando di portare avanti progetti anche nelle scuole, nei licei - continua Cingillo che già guarda al futuro -. Ci piacerebbe fare educazione ambientale nel mare. Si fa a scuola sì, ma sui libri. Una diretta in cui i ragazzini vedono con una camera a 360 i fondali del mare, pensate che effetto avrebbe su di loro. Per i videogames queste camere vengono usate, così come per i musei, perchè non possiamo farlo anche per il mare? Vogliamo aprire un'altra porta sul mare, con l'obiettivo della divulgazione, come sempre. Vedere coi propri occhi è tutta un'altra storia che sensibilizza i ragazzi in maniera più forte ed efficace».
Un'altra storia, appunto, e ve ne parleremo prossimamente.
Buona visione e indossate le cuffie.
Credits
Riprese video e postproduzione: Riccardo Cingillo
Audio: Bioacousticslab IAS CNR Capo Granitola responsabili del progetto Dott.ssa Giusi Buscaino, Maria Ceraulo.
Postproduzione e compressione audio 8D Francesco Cingillo
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