AMBIENTE
Mini discariche in centro, per la differenziata serve la task force: cosa succede a Palermo
La differenziata in centro storico prende il via ma spuntano mini-discariche e rifiuti non conferiti in modo corretto. Appello di Rap ai cittadini: "Collaborate"

Via Verga a Palermo (Prima e dopo)
A essere coinvolta è infatti la vasta area storica tra i quartieri Tribunali-Castellammare e Palazzo Reale-Monte di Pietà: un'area in cui abitano 8.300 famiglie e circa 19.500 abitanti. A meno di una settimana dall'avvio della differenziata (partita il 27 febbraio scorso), purtroppo, non sono mancati gli abbandoni illeciti di rifiuti per strada, soprattutto laddove prima c'erano i cassonetti (i quali - come previsto - vengono tolti nelle zone in cui è in vigore il porta a porta).
Il risultato è stato il proliferare di mini discariche che la Rap ha provveduto a ripulire: «Giornalmente, sono stati censiti e ritirati rifiuti abbandonati in circa 50 siti - spiega l'azienda -, soprattutto in corrispondenza delle ex postazioni dei cassonetti e negli angoli delle strade all’interno dei mercati storici. Tutte le aree operative, compresa l’area igiene del suolo, hanno partecipato attivamente per mantenere il centro città il più pulito possibile dalle discariche».
Questa mattina, martedì 4 marzo, la Rap ha anche organizzato un infopoint mobile in piazza Alessandro Vanni, a Ballarò, quartiere in cui si sono registrate le maggiori difficoltà, per sensibilizzare i cittadini su come conferire correttamente i rifiuti e, non ultimo, proseguire la consegna dei kit ai piccoli condomini (quelli con meno di 8 unità abitative).
Un'occasione, voluta dal presidente di Rap Giuseppe Todaro, presente sul posto per ribadire ai cittadini la necessità di collaborare e fare la differenziata, conferendo i rifiuti nel modo corretto. «Un appello ai cittadini: fate la differenziata - sottolinea Todaro -. Tutti i lunedì, per esempio, è previsto il ritiro di tre frazioni di rifiuti differenziati contemporaneamente, che spesso, nei primi periodi di ambientamento, risultano contaminate da rifiuti estranei. Gli abbandoni illeciti sono una vergogna per un quartiere così importante che merita più civiltà e decoro».
Ricordiamo che il conferimento dei rifiuti avviene secondo un preciso calendario di raccolta, in base al quale i cittadini (utenze domestiche) devono esporre i rifiuti quotidianamente dalle ore 19.00 alle ore 22.00, esponendo sempre il tipo di rifiuto indicato quel giorno (per esempio lunedì l'indifferenziato, il martedì carta e cartone, eccetera).
Il ritiro da parte della Rap avviene invece il giorno successivo, nell'arco di tutta la mattina, dalle ore 5.00 alle ore 12.00 (con possibili prolungamenti fino alle ore 14.00).
«Dunque, il servizio di ritiro viene effettuato in un arco temporale abbastanza ampio. I cittadini non devono quindi rientrare la spazzatura alle 9.00 o peggio ancora abbandonarla per strada, se vedono che non è stata ancora ritirata - sottolinea il consigliere comunale Salvo Imperiale, presente stamattina in piazza Vanni - In questo momento stiamo cercando di migliorare e velocizzare il servizio. Ai cittadini chiedo di avere rispetto per i bambini e per la rinascita del nostro centro storico. Un quartiere senza cassonetti è un quartiere più pulito».
Il calendario per l'esposizione dei rifiuti nel centro storico è consultabile sul sito web di Rap (clicca qui).
La distribuzione dei carrellati a domicilio continua, così come la possibilità di ritiro dei mastelli presso la sede di Rap di piazzetta Cairoli e presso i centri comunali di raccolta Basile e Picciotti.
I grandi condomini o le attività domestiche che non hanno ricevuto i carrellati possono inviare una mail a info@rapspa.it inserendo i propri contatti e il loro domicilio.
«La strada imboccata è a senso unico e non si può tornare indietro, sia per gli impegni presi a livello comunitario sia perché trovo assurdo – conclude il presidente Todaro – che Palermo e i palermitani non riescano ad accettare la sfida della raccolta differenziata. Non abbiamo niente da invidiare ad altre città e oggi ci sono le condizioni per portare gli standard di pulizia ai livelli europei».
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