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Meteobilli: le previsioni di Daniele Billitteri, racconti ironici e puntuali che "ci insertano"

Giornalista in pensione e scrittore, dal primo febbraio del 2012 ha aperto "Meteobilli" un gruppo facebook dove racconta in modo sagace le previsioni del tempo

  • 30 novembre 2018

Un ritratto di Daniele Billitteri

Mixa in modo sapiente conoscenze, ironia e il suo modo unico di raccontare, e poi, soprattutto, come dicono in molti: "ci inserta sempre!" (indovina). Daniele Billitteri, giornalista in pensione e scrittore, dal primo febbraio del 2012 ha aperto "Meteobilli" un gruppo Facebook dove racconta in modo sagace le previsioni del tempo a Palermo.

E da quando è cominciata questa avventura non ha mai saltato un appuntamento, ogni sera intorno alle 20 (sei giorni su sette, il venerdì Meteobilli fa le previsioni per il sabato e la domenica), tutta la comunità di appassionati lettori sa che puntuale, come i colpi di cannone sparati dal Capitano vicino di casa di Mary Poppins, arrivano le sue previsioni.

Ma come fa a indovinare ogni volta che tempo farà? Daniele è stato sempre un grande appassionato di divulgazione scientifica, anche al giornale L'Ora prima e Giornale di Sicilia poi, si è spesso occupato di notizie scientifiche, scoperte mediche e astronomiche, ha intervistato premi Nobel e nell'ultimo periodo prima di andare in pensione, ha curato una rubrica in collaborazione con un tenente colonnello metereologo dell'aeronautica militare di Sigonella,
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«Ogni settimana ci sentivamo - racconta Billitteri - avevamo un bel rapporto. Sono stato sempre curioso rispetto a queste tematiche, mi affascinano. Poi un giorno il tenente colonnello mio amico Franco Colombo dovette partire per una missione in Antartide e mi ritrovai solo a fare le previsioni e così mi sono addentrato ancora un altro po' dentro questo mondo. Riscrivevo le notizie del meteo date dalle agenzie di stampa a modo mio, in modo ironico così quando andai in pensione molta gente continuò a chiedermi che tempo facesse l'indomani».

Ad oggi i post scritti da Billitteri sono 2.492, gli iscritti al suo gruppo 8.601 «È come se fossi il sindaco di un piccolo comune - racconta sorridendo - ho imparato a cercare le fonti giuste, alla fine un bravo giornalista non deve sapere niente, deve solo raccontare e avere delle buone fonti che gli spieghino quello che gli interessa raccontare. Poi nei racconti che io faccio sul meteo ho inventato un linguaggio tutto mio come la "stenning ovation" che vuol dire che si potranno stendere i panni fuori perché non pioverà, oppure "l'anticiclone delle gazzose", ci sono dei personaggi come mio nonno o il mio cane Diego, la gente si è affezionata e mi chiede sempre consigli su come vestire l'indomani, o su quale mezzo prendere, consigli pratici che servono a migliorare la vita delle persone».

Studia le carte sinottiche, che sono dei modelli numerici di elaborazioni di dati che vengono dai satelliti, «La fisica dell'atmosfera è complicata, - racconta il giornalista - il cambio di un grado della temperatura del mare cambia il clima e provoca fenomeni metereologici e, ad esempio, i temporali si formano per questo motivo. L'atmostera è a strati, uno di questi è la tropopausa, questa fascia fino a qualche tempo fa era considerata stabile, poi si è scoperto che si muove in alto e in basso, queste anomalie hanno influenze sulla troposfera che cambia il clima. Poi ci sono siti più attendibili come quelli istituzionali della marina militare o dell'aeronautica, alcuni siti francesi o americani molto dettagliati».

Ogni giorno guarda le sue carte, fa le sue elaborazioni e le scrive in modo impeccabile e ironico, tutte queste attenzioni hanno creato un piccolo fenomeno, che è anche diventato un libro uscito l'anno scorso per la casa editrice Vittorietti: "Ogni cosa ha il suo tempo". Sui cambiamenti climatici in Sicilia degli ultimi anni il nostro Metereologo pensa che:

«La terra è cresciuta in base alle ere geologiche che sono sostanziamente dei cambiamenti climatici. - spiega - negli ultimi anni c'è un aumento della concentrazione di fenomeni estremi, siamo passati ad esempio da una grande siccità avuta l'estate scorsa tanto da dichiarare lo stato di calamità, alle forti piogge di questo periodo. È cambiata l'intensità delle precipitazioni e dei fenomeni. Purtroppo spesso non è colpa del meteo ma del dissesto idrogeologico, pensate che solo in Sicilia ci sono ottomila punti di intersezione e cioè punti dove dovrebbe passare l'acqua ma invece ci sono strade e case, quando piove si formano dei veri e propri fiumi e l'acqua cerca sempre il suo antico amore che è il mare, si possono mettere tutti gli impedimenti che si vogliono, ma un fiume che cerca il mare lo trova sempre».
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