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Mattarella (a sorpresa) a Palermo: che ci fa il capo dello Stato in una scuola della Noce

Il presidente della Repubblica si è recato a sorpresa all'istituto De Amicis - Leonardo da Vinci di via Serradifalco, per incontrare i piccoli alunni: ecco perché

Michele Sardo
Giornalista
  • 20 gennaio 2025

La visita di Mattarella alla scuola "De Amici-Leonardo da Vinci" (foto del Quirinale)

Una visita inaspettata, carica di emozione e significato. Questa mattina, lunedì 20 gennaio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a sorpresa presso la scuola De Amicis - Leonardo da Vinci di via Serradifalco, a Palermo, per incontrare i bambini della quinta elementare, sezione C, dell’Istituto Comprensivo.

Una classe speciale, multietnica, composta da venti alunni italiani, sedici dei quali figli di genitori ghanesi e mauriziani, che lo scorso novembre furono vittime di insulti razzisti durante un'iniziativa culturale. La visita del capo dello Stato è stata un forte messaggio di vicinanza e solidarietà verso quei bambini.

Mattarella, accolto con gioia ed entusiasmo da alunni, docenti e dirigenti scolastici, ha sottolineato l’importanza della cultura, della musica e dell’educazione come strumenti per abbattere le barriere del pregiudizio. «Vivere insieme, dialogare, fa crescere. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante», ha dichiarato il presidente rivolgendosi ai bambini e agli insegnanti, in un’aula adornata da un grande tricolore.
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Ciò che ha spinto Mattarella a visitare la classe dell'Istituto è un fatto di cronaca dello scorso novembre, quando durante un evento organizzato davanti alla libreria Feltrinelli nell’ambito dell’iniziativa “Io leggo perché”, i bambini avevano intonato canti siciliani e ghanesi, accompagnati dal professore di musica Marco Lo Cicero alla chitarra.

Vestiti in abiti tradizionali, cercavano di promuovere la lettura e raccogliere fondi per acquistare libri, ma furono apostrofati con frasi razziste da alcuni passanti per il loro colore della pelle. Offese furono rivolte in quella occasione anche alle insegnanti presenti.

Un episodio spiacevole che si ripetè poco dopo davanti al Teatro Massimo, dove alcuni passanti si mostrarono stupiti nel vedere quella classe formata prevalentemente da bambini neri.

Il momento culminante del commovente incontro di oggi, è stato l’esibizione dell’orchestra della scuola nell’aula magna, dove i ragazzi delle classi secondarie hanno suonato due celebri brani di Giuseppe Verdi: il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il celeberrimo "Va, pensiero dal Nabucco".

"Cercate di trovare la vostra strada secondo le vostre inclinazioni - ha detto il presidente Mattarella salutando gli alunni - . Auguri a tutti voi e complimenti per ciò che state facendo".
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