ARTE E ARCHITETTURA

HomeNewsCulturaArte e architettura

Why not laugh: le “risate” di Piero Steinle

Piana dei Colli: in mostra 4 videoinstallazioni e una raccolta di fotografie, per esplorare con ironia la condizione della contemporaneità

Fabio Vento
Web developer e giornalista
  • 10 giugno 2009

La risata come momento liberatorio ma anche sovversivo che piega la razionalità e spezza il tessuto inconsistente di un sistema che “inonda” di immagini, pubblicità, spettacolo: è questo il tema di “Why not laugh”, personale del tedesco Piero Steinle che da sedi prestigiose come la Triennale di Milano e il Museo d’Arte Contemporanea di Genova giunge finalmente a Palermo. Inaugurano infatti giovedì 11 giugno alle ore 21 al Centro d’Arte Piana dei Colli (villa Alliata Cardillo, via Faraone 2) quattro videoinstallazioni (“Laughter Project”, “Paradiesvögel”, “Island” e “Moneymantra”) e una selezione tematica di fotografie: tutte immagini che indagano, con gli strumenti dell'ironia e della seduzione artistica, la condizione della contemporaneità. «E' una disamina a tratti spietata - commenta Giulia Ingarao, direttrice artistica del Centro d’Arte - che mantiene, nell’ironica denuncia dell’attitudine ad un automatismo di massa, un tentativo di scuotimento espresso tramite la forza dell’immagine».

Adv
«In ”Laughter Project” - chiarisce Marcello Faletra, professore, saggista, redattore di Cyberzone, che presenterà l'artista all'inaugurazione, - Steinle ci mette di fronte al “Trionfo del riso”: un trionfo critico, poiché l’immagine del riso è sempre un atto che inclina la razionalità. Davanti alla vertiginosa visione del vuoto planetario creato dall’eccesso di pubblicità, dall’eccesso di spettacolo, dall’esuberanza delle immagini, il riso (umano, troppo umano) con la sua azione sovversiva, è l’unica risposta a questa sfida del nulla».

Steinle (nato a Monaco di Baviera nel 1959) inizia il suo percorso artistico dopo gli studi in architettura e archeologia a Monaco, Roma e Siviglia lavorando con il video. L’installazione documentaria “Stadt im Verborgenen” (1994) e le complesse ed impressionanti videoinstallazioni “Die unbekannten Kathedralen” (1995) e “Detonation Deutschland” (1996) lo fanno conoscere a livello internazionale. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, tra cui al Haus der Kunst a Monaco, al P.S. 1 a New York e presso la Tate Gallery of Modern Art a Londra. I suoi lavori fanno parte di importanti collezioni come quelle della Deutsche Bank e della Kunsthalle Mannheim. L'esposizione, organizzata dal Goethe-Institut Palermo e dal Centro d’Arte Piana dei Colli, rimarrà aperta fino al 5 luglio nei giorni di martedi, giovedi e domenica dalle 16 alle 22. Biglietto d'ingresso 4 euro, ridotto (con tessera Goethe-Institut) 2 euro. Per informazioni chiamare il numero 091/6528680.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI