Valeria Marini convola a nozze con un palermitano

Ogni donna da bambina ha un sogno nel cassetto. Abituate sin dalla tenera infanzia a fantasticare sul principe azzurro, ogni piccola signorina immagina il giorno del matrimonio come il più bello della propria vita. Lo aspettano, lo desiderano fino a quando non arriva. E questo momento è arrivato anche per la showgirl del “Bagaglino” di Pingitore, Valeria Marini che presto sposerà il patron del marchio “Lambretta”, il palermitano Giovanni Cottone.

Quasi alla volta del mezzo secolo, la bionda, formosa, tutta curve, divenuta sex symbol negli anni Novanta, ha deciso di convolare a nozze con l’imprenditore siciliano, proprietario del marchio degli storici scooter, ma anche socio in affari con il cantante Gigi D'Alessio. Un corteggiamento iniziato quasi tre anni fa e proseguito giorno dopo giorno, con amore e protezione, fino alla proposta di matrimonio. Un “sì” sudato, è da più di un anno e mezzo, infatti, che Giovanni Cottone chiede la mano alla Valeriona nazionale. Sarà che veniva da una situazione sentimentale difficile, sarà che è una donna sommersa di impegni, ma l'attrice non ha più potuto rimandare la risposta.

Ma si sa, quando si devono realizzare i sogni tutto deve essere eccezionale, curato nel minimo dettaglio: dalla chiesa all’abito bianco - di quelli mozzafiato s'intende - dai fiori ai testimoni - saranno i più "scontati" fratello e sorella, oppure la scelta ricadrà sui più famosi personaggi del palinsesto televisivo? -, e la location, a Roma probabilmente, che deve essere incantevole così da tener testa a tutte le altre scelte dalle “colleghe” per i loro matrimoni da favola e schiaffati in prima pagina da ogni rotocalco. Donna super impegnata con la sua attività, dichiara a “Chi” il suo desiderio di maternità, nonostante abbia appena festeggiato il 45esimo compleanno: «Io scadenze non ne metto mai. Il desiderio di diventare mamma ce l'ho e lo realizzerò, devo solo impormi di rallentare con il lavoro». Fantasticando sul bebè, intanto aspettiamo il fatidico “sì”.