CULTURA
Uno sguardo multietnico sulla città cosmopolita
Una città che cambia, cresce e si trasforma attraverso l’incontro tra diverse culture. Una città che solo in apparenza può sembrare uguale, ma che per essere compresa nella sua metamorfosi deve essere osservata con uno sguardo più ampio. Questo è l’obiettivo di “La città cosmopolita”, il convegno che nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio geografico dell’Università di Palermo, la casa editrice G.B. Palumbo e il Kursaal Tonnara e che si svolgerà dall’11 al 15 settembre per cinque giorni di dibattiti, eventi culturali e sopralluoghi.
Il 12 settembre dalle 10 alle 13 al Laboratorio Geografico (via Salita Partanna,16) avrà luogo la tavola rotonda “La città cosmopolita. Zone di contatto, flussi, geografie” nella quale parteciperanno Franco Farinelli dell’Università di Bologna, Gabriele Zanetto dell’Università di Venezia, Clara Capete dell’Università di Bari e Gisella Cortesi dell’Università di Pisa. Dalle 16 alle 18, invece, si terrà il sopralluogo a piazza Magione (al civico numero 1) diretto da Francesco Ferrara. L'appuntamento segue di un giorno l'inaugurazione al Centro studi G.B. Palumbo (via Ricasoli,59) con il seminario “Palermo cosmopolita: un indagine sul futuro della città”, coordinato da Ola Soderstrom dell’Università di Neuchatel e da Vincenzo Guarrasi dell’Università di Palermo.
Inizia, invece, con il sopralluogo alle 11 di Emergency Poliambulatorio dedicato ai migranti (via Gaetano La Loggia 5/a) la giornata del 14 settembre per proseguire alle 16.00 a Palazzo Steri (Piazza Marina, 61) con “L’università di Palermo e la cooperazione tra le università mediterranee” in cui interverrà il Rettore dell’Università di Palermo, Giuseppe Silvestri assieme al delegato per le relazioni internazionali Pasquale Assennato, il preside della facoltà di Architettura Nicola Giuliano Leone ed il preside della facoltà di Lettere e Filosofia, Giovanni Ruffino. Coordinatore Antonino Buttitta, direttore del dipartimento di Beni culturali presso l’Università di Palermo. Sempre a Steri, la conferenza tenuta dal presidente dell’Unione geografica internazionale Adalberto Vallega.
Il 15 settembre all’aula magna della facoltà di Architettura dalle 10 alle 13, l’esposizione dei lavori degli studenti "La città multietnica: Esperienze didattiche” coordinato da Francesco Lo Piccolo, Angela Alaimo e Simone Lucido mentre Marco Picone dell’Università di Palermo coordinerà la discussione tra Giovanni Attili dell’Università di Roma III e Claudio Minca della Royal University of London. Dalle ore 15 alle 18 avrà luogo il percorso urbano da Santa Chiara alla vucciria.
Contemporaneamente si svolgerà la rassegna “Notti alla tonnara” al Kursaal Tonnara - Vergine Maria (via Bordonaro, 9). A partire dalle 19.30, ogni sera, avrà luogo “Memorie delle città di altrove” in cui Yousif Latif Jaralla reciterà le sue narrazioni. L’11settembre narrerà “La geografia secondo mia madre”, il 12 “La mela, il santo e il fuochista di kufa”, il 13 “ Il fiore del melograno”, il 14 “L’agguato di Samarcanda” ed il 15 “Il signore dei passi”. Ad ogni narrazione seguiranno “Le conversazioni geografiche sulla città cosmopolita”, tenute in ordine da Franco Farinelli, Ola soderstrom, Benno Werlen, Adalberto Vallega e Alì Toumi.
Dalle 21.30 in poi, invece, l’11 avrà luogo "Geografie reali ed immaginarie”, intervista di Beatrice Monroy a Tahar Ben Lelloun e alle 22.30 il chitarrista Andres Laprida suonerà il suo tributo a New York in occasione dell’anniversario dell’11 settembre (vedi l'articolo di Balarm.it "Il ricordo dell’11 settembre in musica e parole"). Il 12 Giovanna Taviani proporrà il documentario “Ritorni” prodotto da palombo Editore e Nuvola film, a seguire “Diario senza date” diretto da Roberto Andò e interpretato, tra gli altri, da Bruno Ganz. Il 13 Salvatore Cusimano curerà “Mosaico di città”, una serie di servizi di Rai Mediterraneo scelti per l’occasione e subito dopo “Il vento di Kabul”, intima conversazione con Tiziana Ferrario.
Il 14 la narrazione di Martino lo Cascio “Lo strappo” e “Danze e ritmi mediterranei” eseguiti dal gruppo TrizziRiDonna che il 15 settembre, invece, proporrà “Danze popolari europee”. In particolare, lo spettacolo di Lo Cascio, che lo vedrà anche in veste di narratore con Modou Gueye, racocnta di brevi frammenti di vita di Modou, senegalese immigrato in Italia da parecchi anni. Il suo incontro-scontro con gli ambienti frequentati diventa, così, anche pretesto per una rilettura implicita di alcuni spazi quotidiani, filtrati dal vissuto perturbante di chi li abita da clandestino. Sul palco, in veste di musicisti, anche Lelio Giannetto (contrabbasso) e Veronica Fazzi (elettronica). Chiuderà la rassegna alle 22.30, la voce di Lucina Zanzara con il suo concerto-spettacolo “De mare”, accompagnata dal pianoforte di Maurizio Curcio.
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