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Toto-Assessore: arriva il nome di Alessandro Rais
Un nuovo nome fa capolino nella intrecciata vicenda legata all'assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo: quello di Alessandro Rais
Raramente scelta di un assessore fu più tormentata: come nell'intreccio di un romanzo, continuano ad avvicendarsi botta e risposta, smentite, conferme e colpi di scena, ma anche in questo caso bisognerà leggere fino all'ultima pagina per scoprire l'epilogo finale. L'inizio è ormai storia nota: tutto parte dalla scelta di Rosario Crocetta, neopresidente della Regione Siciliana, di affidare a Franco Battiato l'assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Sicilia.
Una proposta in grado di suscitare un incredibile interesse mediatico e di dare vita tanto a polemiche quanto ad apprezzamenti. Il cantautore catanese, dal canto suo, ha espresso con chiarezza tutte le perplessità del caso e chiarito il modo in cui avrebbe affrontato l'incarico, decidendo infine di accettare. Una scelta sui generis, quella di Battiato, che non vuole essere chiamato assessore e rinuncia allo stipendio.
Fin qui niente di nuovo, se non fosse per le ultime dichiarazioni rilasciate dal cantautore, che hanno gettato nuove ombre relativamente a quello che potrebbe essere il suo ruolo. Assessore sì o assessore no? E non è finita qui, perché è proprio adesso che entra in gioco un nuovo personaggio: Alessandro Rais, già direttore della Sicilia Film Commission, e attuale direttore del Sicilia Queer FilmFest. Nuovi rumors, infatti, indicano proprio Rais come possibile assessore, lasciando per Battiato un ruolo di consulente ai Grandi Eventi.
Ma c'è anche chi immagina per Rais un incarico come capo di gabinetto, una specie di "braccio operativo" dell'assessorato, la cui direzione rimarrebbe quindi al cantuautore di origine catanese. Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha già espresso pareri più che positivi in merito a Rais, definendolo «una risorsa che negli ultimi anni non è stata valorizzata come merita», e anche Battiato non ha risparmiato lodi legate all'operato portato avanti ai tempi in cui ha diretto la Film Commission. Rais al momento non commenta, attendendo «che il presidente concluda il suo scacchiere» e lasciando aperto un capitolo che ancora non riesce a trovare la parola "fine".
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