SPORT
Torna la vittoria: Gasbarroni e Jeda matano il Toro
Ventinovesima giornata, 29 febbraio 2004, Palermo-Torino 2-1
Era ora. Il Palermo è finalmente tornato a vincere e lo ha fatto nel modo migliore, battendo una delle formazioni più forti del campionato al termine di una partita molto bella, ricca di emozioni…e, soprattutto, di soddisfazioni per il folto pubblico presente al Barbera. In uno stadio pieno,dunque, in presenza del presidente Maurizio Zamparini, la formazione allenata da Guidolin ha ospitato il Torino di Rossi nell’ambito della ventinovesima giornata del campionato di Serie B: in palio tre punti importanti per entrambe le squadre, tre punti che il Palermo attende da quasi 2 mesi…troppi per una formazione che è destinata al grande salto.
La gara, però, non comincia nel modo migliore per i rosanero: subito dopo un brutto errore di Jeda lanciato a rete da Toni, arriva improvviso il gol del vantaggio granata: lo segna Tiribocchi con un gran destro dal limite dell’area che, sotto gli occhi dell’incolpevole Berti, insacca il pallone nell’angolo alto sotto la traversa. E’ solo il settimo minuto e il Palermo accusa il colpo: il pubblico teme il peggio e la squadra, per un po’, ne risente: ma lo smarrimento non dura a lungo e la partita comincia a diventare sempre più bella ed emozionante; il Palermo cerca di agguantare il pareggio in tutti i modi, ma un paio di interventi superlativi di Sorrentino e un pizzico di sfortuna nella traiettorie impediscono a Toni (per ben tre volte) e a Biava di centrare il bersaglio; nel frattempo il Torino non si limita a difendersi e grazie alla mobilità di Pinga e agli inserimenti dei centrocampisti porta ancora qualche pericolo alla rimaneggiata difesa rosanero: Conticchio, infatti colpisce il palo.
Al rientro in campo le due formazioni continuano a dare spettacolo: il Palermo tenta di chiudere la partita e il Torino cerca di raddrizzarla. Si arriva alla fine e l’arbitro assegna gli ultimi, interminabili 5 minuti di recupero: gli avversari, tra i fischi assordanti, tentano l’assalto finale con una sortita in avanti del proprio portiere. Finalmente arriva il triplice fischio che sancisce la fine della partita; è una liberazione per tutti: per la squadra, per l’allenatore e per i tifosi. I ragazzi di Guidolin lo sanno e, tenendosi per mano vanno a raccogliere il saluto delle due curve. Giovedì 4 marzo si gioca di nuovo: il Palermo andrà a Pescara e…visti i risultati, anche stavolta niente pronostici.
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