CINEMA E TV
“The Exorcism of Emily Rose”, l'esorcista alla sbarra
The Exorcism of Emily Rose
U.S.A., 2005
Di Scott Derrikson
Con Jennifer Carpenter, Laura Linney, Tom Wilkinson, Campbell Scott, Colm Feore
In tempi recenti, il cinema americano ha dimostrato un rinnovato interesse per le tematiche luciferine. Da “L’esorcista: la genesi”, passando per “Constantine” fino a questo “The Exorcism of Emily Rose”, sembra che il diavolo sia di nuovo di moda, come ai bei tempi de “L’esorcista” e di “Rosemary’s baby”: che c’entri qualcosa anche il risveglio teo-con nei confronti di religione e misticismo? Ispirato a un fatto di cronaca realmente verificatosi nella Germania degli anni Settanta, “The Exorcism of Emily Rose” racconta la triste storia di una giovane studentessa universitaria che morì durante una seduta d’esorcismo. Padre Moore (Tom Wilkinson), che ha officiato il rito, deve difendersi in tribunale dall’accusa d’omicidio colposo. Sarà assistito dall’avvocatessa in carriera Erin Bruner (Laura Linney), un’agnostica che durante il processo sarà costretta a rivedere le sue posizioni su Satana. Il regista Scott Derrikson affronta il tema da una prospettiva insolita e originale, quella dell’aula giudiziaria.
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