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Teatro Garibaldi Aperto: tra spettacoli e musica

Continua la rassegna "Orfani per desiderio" ricca di contributi artistici da tutta Italia: vanno in scena i Gentless e lo spettacolo di Claudio Collovà

  • 7 dicembre 2012

È un mese fitto di appuntamenti proposto dal teatro Garibaldi Aperto, che dopo il festival di produzioni inedite "Identità Bastarde" continua la rassegna "Orfani per desiderio" ricca di contributi artistici da tutta Italia, dal teatro alla musica, dalla danza alla letteratura: oltre ai tanti nomi in programma - da Emidio Clementi dei Massimo Volume, Claudio Collovà, Good Falafel, Italian Surf Academy, Cesare Malfatti dei La Crus, Gentless - lo spazio occupato ha avviato un progetto volto al dialogo con gli istituti scolastici, protagonisti dei fragorosi scioperi, per portare all’interno delle aule, momenti di riflessione sul settore artistico e culturale, in agitazione tanto quanto l’ambiente dell’istruzione.

Il teatro Garibaldi Aperto, riaperto e restituito alla città dallo scorso 13 aprile, continua a dichiararsi ad oggi uno spazio di incontro e confronto per cittadini, lavoratori del mondo della cultura. Un'apertura che ha i contorni di un laboratorio aperto, dalla modalità di gestione assembleare del teatro in tutti i suoi aspetti, la sperimentazione di nuove modalità in risposta alla crisi che tiene chiusi i luoghi destinati alla cultura e strozza le professionalità espresse dal territorio, troppo spesso costrette a cercare altrove le proprie certezze.

Venerdì 7 dicembre, va in scena la forza prorompente di un’opera che ha il merito di sopravvivere al tempo: "The waste land suite" è lo spettacolo teatrale di Claudio Collovà, in omaggio a "La terra desolata" di T.S. Eliot, che si avvale di composizioni musicali originali prodotte per lo spettacolo del 2004 da Giacco Pojero e Nino Vetri, qui in formazione completa con La Banda di Palermo, e di quelle scritte e interpretate da Lelio Giannetto al contrabbasso e da Ornella Cerniglia al piano, in un esecuzione rockclassica che lasciano spazio alle immagini sonore e alla visione dei versi.

«Quelle torri metropolitane continuano ancora oggi a schiantarsi al suolo. La parola profetica di Eliot non è mai sembrata tanto reale quanto oggi - commenta Collovà - Forse gli americani la riesumeranno dagli scantinati. La Terra Desolata del presente ci riporta a rileggere storditi queste pagine che risultano attuali anche ad una percezione meno colta e cosciente, una percezione che conceda con coraggio ai sentimenti la precedenza sui propri pensieri, producendo una particolare liberazione della volontà».

È invece un battesimo di musica folk quello che investe la scena del Garibaldi domenica 9 dicembre, con il concerto dei Gentless: la band presenta il nuovo album “Gentless3 - Speak to the bones” connotato da un cambio di strumentazione radicale, dalla compresenza di strumenti acustici (banjo,mandole...) ed elettronici (sinth e programming) e da un'approccio corale alle parti vocali. Prevista una programmazione composita da qui alla fine dell'anno.

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