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"SummerNight", il tocco ammaliante di Fred Hersch

  • 12 maggio 2006

Prosegue "Summernight", la rassegna dell'associazione Amici della musica, con un prestigioso appuntamento internazionale. Lunedì 22 maggio, alle 21, sul palco del MIMA - Museo Internazionale delle Marionette "Antonio Pasqualino" di Palermo (piazzetta Antonio Pasqualino 5, angolo via Butera) si svolgerà il recital pianistico di Fred Hersch in "Plays American Standards".

Giunto al giro di boa dei cinquant’anni, Hersch è uno dei più ispirati e forse troppo sottovalutati pianisti contemporanei, sebbene la sua attività musicale abbia percorso con arguzia e finezza gli ultimi trent’anni di sviluppo della musica contemporanea. Residente da tempo nella Grande Mela, dove è attivamente impegnato in campo sociale, specie sul fronte della dura lotta contro l’Aids, Hersch ha collaborato con alcuni dei più rilevanti nomi del jazz internazionale (Joe Henderson, Stan Getz e Jane Ira Bloom, Art Farmer, Toots Thielemans, Gary Burton, Sam Jones, Joe Lovano, Bill Frisell in "Songs we know", Kenny Wheeler, Joe Henderson, Janis Siegel, Norma Winstone in "Songs & Lullabies", Mark Murphy e Charlie Haden), supportandone le personalità artistiche con rara eleganza pianistica. Quella che, forgiata e poggiata su un ferreo magistero di educazione classica, ed arricchita dall’ascolto dei dischi originali di Broadway e dalla collezione di partiture originali della nonna (corresponsabile del suo primo interesse verso la canzone popolare), gli ha permesso di definire un affascinante mondo espressivo, e di esplorare sovente, con rigore e coerenza esemplari, il repertorio dei più grandi autori del vasto songbook americano.

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Indicato come "maestro dal tocco unico" dal "New York Times", quale "pianista poeta" dal "New Yorker" e come "uno dei pochissimi artisti eccellenti della sua generazione" da "Downbeat", Hersch ha al proprio attivo venti album da solista e leader, due dei quali accreditati da una nomination al Grammy per la Migliore Interpretazione Strumentale Jazz (senza contare i numerosi album codiretti o come sideman). Per la sua attività di compositore ha inoltre ricevuto, nel 2003, un importante riconoscimento dal Guggenheim Memorial Fellowship. Del marzo 2004 è "The Fred Hersch Trio + 2" (Palmetto) che lo ha visto a fianco del trombettista Ralph Alessi ed del sassofonista Tony Malaby, insieme ai suoi consueti compagni d’avventura, i membri del suo attuale trio formato nel 1986: il bassista Drew Gress ed il batterista Nasheet Waits. Tra gli album incisi da questo trio, l’imperdibile "Live at the Village Vanguard" (Palmetto, 2003) è stato definito come una delle sue migliori performance live.

Se, come è, le performance in piano-solo caratterizzano Hersch come uno dei più sensibili pianisti della sua generazione, non possiamo mancare di segnalare "Songs Without Words" (Nonesuch Records, 2001), raccolta di tre cd contenenti principalmente nuovi brani pianistici, in cui il pianista di Cincinnati nell’Ohio pone il suo personale tocco al servizio di tre diversi gruppi di composizioni: il primo raccoglie sei brani inediti ed omonimi, assieme a nuove esecuzioni di alcuni dei suoi brani più celebri, il secondo è una raccolta di classici dei più grandi compositori jazz (Mingus, Monk, Ellington, Gillespie e Shorter), ed infine il terzo, ancora una volta monografico, racchiude nuove riletture di songs di Cole Porter, fra i compositori preferiti e più frequentati dal nostro. Le sue ultime fatiche discografiche lo documentano in un "Live at the Bimhuis" (Amsterdam) e in "Leaves of Grass: The Fred Hersch Ensemble", dove, con un organico a proprio nome (Tony Malaby sax tenore, Ralph Alessi tromba, Mike Christianson trombone, Bruce Williamson clarinetto, Erik Friedlander violoncello, Drew Gress contrabbasso, John Hollenbeck batteria), fornisce incredibile commento musicale alla poesia di Walt Whitman, interpretata dalle suggestive vocalità di Kurt Elling e Kate McGarry. Ha svolto una intensa attività didattica, insegnando a lungo anche a musicisti oggi molto acclamati, non ultimo Brad Mehldau.

L’abbonamento ai sei concerti è di 60 euro intero e 50 euro ridotto. L’ingresso al singolo spettacolo costa 20 euro intero, 15 euro ridotto Ideanet e abbonati ultima stagione AdM, 10 euro studenti Conservatorio "Vincenzo Bellini" e Corso di laurea in Discipline della musica dell’Università di Palermo (diritto di prevendita di 1 euro). Abbonamenti disponibili da Master Dischi (via XX settembre 38). Per informazioni: www.amicidellamusicapalermo.it, telefono 091.6373743.

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