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"Sole Luna": i film vincitori dell'undicesima edizione

Si è conclusa l'undicesima edizione del "Sole Luna Doc Film Festival", ideato da Lucia Gotti Venturato, che quest'anno ha contato numerose presenze e partecipazioni

  • 30 giugno 2016

Migrazione, accoglienza e diritti umani, questi i temi portanti dell'undicesima edizione del "Sole Luna Doc Film Festival" che si è chiusa con la cerimonia ufficiale di premiazione dei migliori film in concorso.

Ideato da Lucia Gotti Venturato, presidente dell'associazione Sole Luna, e sviluppato con la direzione scientifica di Gabriella D'Agostino, il festival ha visto in concorso trentaquattro documentari provenienti da ogni latitudine del mondo: una manifestazione pienamente riuscita che anche quest'anno ha contato numerose presenze e tante partecipazioni.

A premiare i vincitori una giuria internazionale composta dal regista e produttore Gianni Massironi, dal filmmaker spagnolo Lander Camarero, da Adham Darawhsa, presidente della Consulta delle culture di Palermo, dal reporter e regista Alessio Genovese e da Tatiana Lo Iacono, operatrice culturale e anima del "Sicilia Queer Film Fest".

Proclamato come miglior documentario, il film pakistano "A walnut Tree" di Ammar Aziz che racconta la storia di un anziano il quale, mosso dalla nostalgia per la patria lontana, torna con la mente alla famiglia, sfollata a causa dell’aspro conflitto tra pakistani e talebani.

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Al premio si sono aggiunte anche quattro menzioni: migliore regia assegnata al francese "The Bride of the Nile", di Edouard Mills Affif; migliore fotografia a "Tides (Maree)" di Alessandro Negrini; miglior montaggio all'israelo-canadese "Vita Activa - The Spirit of Hannah Arendt", di Ada Ushpiz. La menzione che completa la cinquina, quella per il documentario più innovativo, è stata conferita a "#Myescape" del tedesco Elke Sasse.

Si è espresso anche il pubblico che ha scelto come miglior film del concorso "Accademia della Follia" del francese Anush Hamzehian. Il documentario è un ritratto della compagnia teatrale omonima, nata negli anni Settanta all'interno di un ospedale psichiatrico di Trieste, e dei suoi attori principali.

La giuria speciale internazionale degli studenti di tre diversi licei, ha scelto di premiare come miglior film della sezione Diritti Umani il documentario "En Tránsito" dello spagnolo Oskar Tejedor; mentre una menzione speciale è stata inoltre conferita, sempre dalla giuria degli studenti, al documentario "Vita Activa" di Ada Ushpiz.

Infine, il premio "Sole Luna - Un ponte fra le culture" è stato assegnato a "#MyEscape" del tedesco di Elke Sasse. La fuga di coloro che abbandonano paesi africani e asiatici è cosa che siamo soliti farci raccontare da reporter e filmmaker. Il premio è consistito in una scultura raffigurante un sole e una luna, realizzata da Tobia Scarpa.

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