MUSICA
Sinfonica: al piano Almerindo D’Amato, dirige Keri-Lynn Wilson
Il teatro Politeama di Palermo ospiterà da venerdì 13 a domenica 15 maggio il meglio del classicismo austriaco. Wolfgang Amadeus Mozart e Joseph Haydn, spiritualmente suo fratello maggiore, vengono affiancati da un cartellone che prevede la sinfonia de “La finta semplice” e il “Concerto in re maggiore K. 413 per pianoforte e orchestra”, del primo, e la “Sinfonia n. 99 in mi bemolle maggiore” del secondo, per l’Orchestra Sinfonica Siciliana, che ha convocato per l’occasione due interpreti di rilievo nel panorama internazionale: Keri-Lynn Wilson e Almerindo D’Amato.
Keri-Lynn Wilson giovane direttore canadese con studi di piano e flauto alle spalle, prima di approdare al podio e alla bacchetta a soli 23 anni per la National Arts Center Orchestra di Ottawa. Allieva di Otto-Werner Mueller, alla Juilliard School, la Wilson è stata assistente di Claudio Abbado al Festival di Salisburgo nel 1992, coi Wiener Philharmoniker. Successivamente si è distinta a Dallas, Hong Kong, Toronto e anche in Italia (in special modo a Cagliari) con un repertorio prevalentemente operistico che comprende i maggiori titoli del genere: “Lucia di Lammermoor”, “Tosca”, “Aida”, “Otello”, “Rigoletto” fino al recente debutto per la “Turandot” al Festival estivo di Torre del Lago e per “La Bohème” a Bilbao. La conduttrice canadese vanta già due incisioni: una di composizioni latino-americane (“Danzon”, Dorian Records) e un’antologia delle opere per orchestra di Heitor Villa Lobos. Una sensibilità squisitamente drammatica è, dunque, propria della Wilson e potrà dare esiti davvero interessanti in un repertorio luminoso e vivace, qual è quello del migliore Settecento mitteleuropeo, che trova nel teatro la più espressiva e ricca forma di produzione artistica, anche laddove, come nel caso della Sinfonia de “La finta semplice” il suo autore era meno che adolescente (aveva solo 12 anni). Non meno drammatiche nella struttura sono opere che appartengono ad altro genere, si veda quello concertistico, rappresentato nel nostro caso dal “Concerto K. 413” di Mozart, che richiede un pianista attento e creativo.
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