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Sinfonica: al piano Almerindo D’Amato, dirige Keri-Lynn Wilson

  • 9 maggio 2005

Il teatro Politeama di Palermo ospiterà da venerdì 13 a domenica 15 maggio il meglio del classicismo austriaco. Wolfgang Amadeus Mozart e Joseph Haydn, spiritualmente suo fratello maggiore, vengono affiancati da un cartellone che prevede la sinfonia de “La finta semplice” e il “Concerto in re maggiore K. 413 per pianoforte e orchestra”, del primo, e la “Sinfonia n. 99 in mi bemolle maggiore” del secondo, per l’Orchestra Sinfonica Siciliana, che ha convocato per l’occasione due interpreti di rilievo nel panorama internazionale: Keri-Lynn Wilson e Almerindo D’Amato.

Keri-Lynn Wilson giovane direttore canadese con studi di piano e flauto alle spalle, prima di approdare al podio e alla bacchetta a soli 23 anni per la National Arts Center Orchestra di Ottawa. Allieva di Otto-Werner Mueller, alla Juilliard School, la Wilson è stata assistente di Claudio Abbado al Festival di Salisburgo nel 1992, coi Wiener Philharmoniker. Successivamente si è distinta a Dallas, Hong Kong, Toronto e anche in Italia (in special modo a Cagliari) con un repertorio prevalentemente operistico che comprende i maggiori titoli del genere: “Lucia di Lammermoor”, “Tosca”, “Aida”, “Otello”, “Rigoletto” fino al recente debutto per la “Turandot” al Festival estivo di Torre del Lago e per “La Bohème” a Bilbao. La conduttrice canadese vanta già due incisioni: una di composizioni latino-americane (“Danzon”, Dorian Records) e un’antologia delle opere per orchestra di Heitor Villa Lobos. Una sensibilità squisitamente drammatica è, dunque, propria della Wilson e potrà dare esiti davvero interessanti in un repertorio luminoso e vivace, qual è quello del migliore Settecento mitteleuropeo, che trova nel teatro la più espressiva e ricca forma di produzione artistica, anche laddove, come nel caso della Sinfonia de “La finta semplice” il suo autore era meno che adolescente (aveva solo 12 anni). Non meno drammatiche nella struttura sono opere che appartengono ad altro genere, si veda quello concertistico, rappresentato nel nostro caso dal “Concerto K. 413” di Mozart, che richiede un pianista attento e creativo.

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E senz’altro non ci deluderà Almerindo D’Amato, pianista allievo di Franco Cristina a Catania, di Paolo Denza a Napoli e di Tito Aprea a Roma. Dopo corsi e stage con Carlo Zecchi e Alfred Cortot, d’Amato ha girato le sale da concerto dei cinque continenti con un’attività davvero intensissima e un repertorio che va, prevalentemente, dal Settecento italiano in qua, accompagnato da prestigiosi direttori d’orchestra, fino a essere accostato da prestigiose testate americane ai più grandi pianisti del ’900 italiano. D’Amato è, tra l’altro, inventore di una forma più comunicativa del recital pianistico, il “Concerto presentato”, che permette una crescita effettiva del pubblico attraverso un dialogo costante e costruttivo con gli spettatori. Appuntamento dunque venerdì 13 alle 21.15, sabato 14 alle 17.15 e domenica 15 alle 11 al Politeama Garibaldi (piazza Castelnuovo). Biglietti al botteghino dello stesso Teatro, 5/20 euro. Biglietteria aperta tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e nei giorni dello spettacolo fino a un'ora prima dell’inizio del concerto.

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