FOOD & WINE
Sabir: viaggio nel Mediterraneo dall'aperitivo alla shisha
Una mescolanza di culture, un luogo che è città, porto, luogo di culto: Sabir, in via Quintino Sella 49 a Palermo, è il progetto culturale di alcuni giovani palermitani

A Palermo, Piera Cannatella e Sergio Mannino hanno trasposto il concetto di multiculturalità e integrazione in un luogo fisico che coniuga divertimento e gusto: si tratta di Sabir, città fuori dal tempo e dallo spazio cui si accede da via Quintino Sella 49. Per maggiori informazioni è possibile visualizzare la pagina Facebook del locale, o telefonare al 366.3970794.
Sabir è allo stesso tempo una e tutte le città del Mediterraneo: entrando si approda in un porto, e da lì si arriva in piazza dov'è possibile accomodarsi. Ci si può ritrovare al mercato e ci si può rilassare all'interno della "stanza del cielo" dove si potranno trovare i simboli delle tre religioni monoteiste diffuse nel Mediterraneo.
Anche i cocktail seguono la stessa scia di mescolanze: nel cocktail Sabir, ad esempio, sono protagonisti il marsala e l'acqua di mare, per un viaggio rinfrescante nelle nostre origini, mentre nel cocktail Mediterraneo si fondono GinMare, tè alla menta e cardamomo.
Per aggiungere un altro tocco tipicamente mediterraneo, il Sabir è anche shisha bar: ci si può infatti rilassare fumando il narghilè, rito comune a molte persone e simboleggia unione, amicizia e fratellanza. Inoltre, sono previste esibizioni musicali di gruppi che hanno fatto delle proprie note musicali un manifesto per unire i popoli e andare oltre le razze.
Una realtà originale e inneggiante alla pace in un contesto culturale dolorosamente xenofobo: Sabir si staglia come una perla da riscoprire, per andare oltre ai fin troppo diffusi luoghi comuni e riscoprire il Mediterraneo come palpitante crogiolo di razze.
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