LIFESTYLE
"Risiko!" alla siciliana tra cibo, dominazioni e pizzo: il gioco da tavolo Sikuleat
Un gioco da tavolo strategico per conoscere e divertirsi con la cucina siciliana: l'idea è delle palermitane Carlotta Costanzo, Costanza Caminita e Costanza Li Vigni
Il tabellone del gioco Sikuleat
Un gioco a dadi con la sagoma della Sicilia che capeggia da tabellone e il numero massimo di giocatori è sei, esattamente – come la storia insegna – tanti quanti furono i popoli invasori della terra sicula (Greci, Romani, Arabi, Svevi, Spagnoli e Normanni).
Il tabellone offre 36 prodotti tipici siciliani, sei differenti tipi di moneta (una per ogni etnia), 36 carte rappresentanti altrettanti prodotti tipici locali e relativi approfondimenti culturali e 13 carte obiettivo.
Il gioco consiste in una sfida tra i popoli invasori alla scoperta dei prodotti culinari tipici della tradizione sicula: lo scontro avverrà a suon di scambi commerciali tra le aree geografiche sicule e vedrà vittorioso chi, con il prezzo più basso, riuscirà ad accaparrarsi quanti più deliziosi prodotti tipici della cucina siciliana che saranno la chiave per sbloccare speciali obiettivi strategici.
Una guerra non militare ma commerciale, il territorio di battaglia non è il mondo ma l’isola divisa in distretti, come pedine al posto dei mini carrarmati colorati i simboli delle varie etnie dominanti, come l’elmo greco o il copricapo arabo.
A dare un tocco di personalità, poi, alcune opzioni originali come "le carte pizzo", che penalizzano il giocatore che le pesca dal mazzo, le "carte chef" e quelle "no tax".
La logica è strettamente commerciale e di scambio, nel rispetto della antica tradizione dei più redditizi traffici commerciali che animavano le ambite coste siciliane.
Un modo divertente per coniugare cultura, tradizione e antichi sapori della Sicilia, mettendo in risalto le caratteristiche tipiche di questa regione, e per approfondire le sue movimentate origini.
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