MUSICA
Renzo Arbore, il piacere di fare musica
Un concerto svagato e divertente, senza troppi orpelli ma con tanta musica suonata per il gusto ed il piacere di suonare, con lo spirito di chi crede che, se ben fatta, è comunque tutta bella: Renzo Arbore sarà il 23 agosto al velodromo "Paolo Borsellino" di Palermo, accompagnato come di consueto dalla folta schiera di abili musicisti dell'Orchestra Italiana, in grado di seguirlo nelle sue scorribande musicali, dal classico napoletano, al blues, allo swing, senza disdegnare un tocco jazz (biglietti 52/27euro a seconda del settore, acquistabili presso Box Office di Ricordi, via Cavour 133 - telefono 091.335566, Ellepi via Libertà 29c - telefono 091.323084, Diskery via Aquileia 7/c, telefono 091.205808, Master Dischi via XX Settembre 38 - telefono 091.323151), Tata Blue piazza Mondello 11 - telefono 091.454121), Agorà via Catullo 21 a Sferracavallo).
Successi della musica "pop" italiana come "Non dimenticar le mie parole" o "Maramao", alcuni "traslati" all'"american-style"come "Tell me, you will love me forever" ("Una strada nel bosco"), il blues "Smorza 'e llights" ("'Sti bluejeans nun se ponno sfila''"), gli immancabili classici della cultura napoletana "Luna rossa", "'O Sarracino", "Voce 'e notte", "Reginella" e "Malafemmena", gli scherzi musicali di sua produzione - alcuni in combutta con l'amico Mattone - come "Il clarinetto", "Il materasso", "Pecchè nun ce ne jammo in America?" e magari pure "Ma la notte no" e l'ultimissima "Meno siamo meglio stiamo".
Ma restano indimenticabili trasmissioni come "Quelli della notte", "Indietro tutta", il meno fortunato "Marisa La Nuit" ed invece il seguitissimo "DOC", il programma di musica non commerciale che ha fatto crescere musicalmente un paio di generazioni refrattarie alle classifiche dei fratelli maggiori "Discoring" e "Superclassifica Show". E come non ricordare le sue sortite sanremesi con "Il clarinetto" o insieme all'amico Nino Frassica per cantare "Grazie dei fiori bis"?
Del resto la sua poliedricità musicale lo ha condotto non soltanto a girare il mondo con la sua voce da crooner, la sua "erre moscia" e la propria orchestra, in lungo ed in largo, dall'Olympia di Parigi all'Australia, al Radio City Music Hall di New York, da Mosca al Giappone, ma anche a firmare come direttore artistico le più recenti edizioni di Umbria Jazz, esportandone il marchio fino a Melbourne e, con il Top Italian Jazz, a New York. Impossibile menzionare tutte le sue "malefatte". E andare al concerto sarà come ripercorrerle un po' tutte. E per chi dovesse perdere la performance palermitana, il 25 agosto si replica al teatro Antico di Taormina.
Successi della musica "pop" italiana come "Non dimenticar le mie parole" o "Maramao", alcuni "traslati" all'"american-style"come "Tell me, you will love me forever" ("Una strada nel bosco"), il blues "Smorza 'e llights" ("'Sti bluejeans nun se ponno sfila''"), gli immancabili classici della cultura napoletana "Luna rossa", "'O Sarracino", "Voce 'e notte", "Reginella" e "Malafemmena", gli scherzi musicali di sua produzione - alcuni in combutta con l'amico Mattone - come "Il clarinetto", "Il materasso", "Pecchè nun ce ne jammo in America?" e magari pure "Ma la notte no" e l'ultimissima "Meno siamo meglio stiamo".
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Pioniere della radiotelevisione visionaria ed irriverente, in barba alla censura della Raitivù dell'epoca - assieme all'amico Boncompagni -, colui che ha battezzato personaggi come Benigni, Milly Carlucci, Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Andy Luotto, Roberto D'Agostino, Franco Marenco, i fratelli Bracardi, Marisa Laurito, Gegè Telesforo e chi più ne ricorda più ne citi. Uno dei pochi showman italiani in grado di inventare trasmissioni dal nulla e con niente ed avere riscontro immediato, tanto che i programmi da lui firmati divengono subito dei "cult": l'ultima sua fatica, "Speciale per me - Meno siamo meglio stiamo", andato in onda nel gennaio del 2005 con semplice formula ed ancora enorme successo, è stata molto seguita anche nella recente riproposizione di quest'estate.Ma restano indimenticabili trasmissioni come "Quelli della notte", "Indietro tutta", il meno fortunato "Marisa La Nuit" ed invece il seguitissimo "DOC", il programma di musica non commerciale che ha fatto crescere musicalmente un paio di generazioni refrattarie alle classifiche dei fratelli maggiori "Discoring" e "Superclassifica Show". E come non ricordare le sue sortite sanremesi con "Il clarinetto" o insieme all'amico Nino Frassica per cantare "Grazie dei fiori bis"?
Del resto la sua poliedricità musicale lo ha condotto non soltanto a girare il mondo con la sua voce da crooner, la sua "erre moscia" e la propria orchestra, in lungo ed in largo, dall'Olympia di Parigi all'Australia, al Radio City Music Hall di New York, da Mosca al Giappone, ma anche a firmare come direttore artistico le più recenti edizioni di Umbria Jazz, esportandone il marchio fino a Melbourne e, con il Top Italian Jazz, a New York. Impossibile menzionare tutte le sue "malefatte". E andare al concerto sarà come ripercorrerle un po' tutte. E per chi dovesse perdere la performance palermitana, il 25 agosto si replica al teatro Antico di Taormina.
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