Quelle sciarpe non si sono perse: l'onda lunga della beneficenza invade Palermo
Non se ne vedono tante ma anche a Palermo capita di trovare sciarpe allacciate a pali e alberi: si tratta dell'iniziativa #Sciarpasullalbero, che regala calore a chi non ne ha

Una sciarpa sospesa in via Cavour
Non si sono perse, ma cercano comunque il proprio padrone: le sciarpe appese agli alberi sono arrivate anche a Palermo, cavalcando l'onda di un'idea nata dapprima negli Stati Uniti e poi allargatasi a macchia d'olio in Europa.
L'idea è semplice ma efficace. In sostanza una sciarpa che non si usa più diventa un modo per portare calore a chi non può permetterselo. Per farlo basta prenderla e legarla a un albero, a un palo, a una panchina o a un cancello: et voilà, chi ne ha bisogno potrà prenderla e utilizzarla.
Nel Nord e nel centro Italia diversi enti si sono fatti portavoce dell'iniziativa: in particolare Guardian Angels, associazione di volontariato di prima linea che ha sede anche a Palermo e che da Bologna ha lanciato l'hashtag #Sciarpasullalbero.
«Non si tratta di una sciarpa persa - si legge sulla pagina delle sedi italiane riunite di Guardian Angels - ma di una sciarpa donata».
Fondamentalmente sciarpe in attesa di un nuovo padrone, di qualcuno che ha bisogno di essere scaldato: sospese, come il ben più famoso caffè "sospeso", cioè pagato per chi non può permetterselo, nei diversi bar cittadini.
L'hashtag, associato alla curiosità destata dalla presenza di diverse sciarpe annodate in diversi punti di Palermo - se ne registrano alcune in via Roma, in via Cavour, piazza Ruggero Settimo, corso Tukory e via Lincoln - ha preso piede e registra presenze e volontari anche a Palermo, tra colorati pezzi di stoffa legati alle palme.
Per donare la propria sciarpa non occorre essere legati a particolari associazioni. Basta prenderla e allegare un bigliettino che dice «Non sono una sciarpa persa. Per favore, prendimi con te se hai freddo. Ti scalderò».
L'idea è semplice ma efficace. In sostanza una sciarpa che non si usa più diventa un modo per portare calore a chi non può permetterselo. Per farlo basta prenderla e legarla a un albero, a un palo, a una panchina o a un cancello: et voilà, chi ne ha bisogno potrà prenderla e utilizzarla.
Nel Nord e nel centro Italia diversi enti si sono fatti portavoce dell'iniziativa: in particolare Guardian Angels, associazione di volontariato di prima linea che ha sede anche a Palermo e che da Bologna ha lanciato l'hashtag #Sciarpasullalbero.
«Non si tratta di una sciarpa persa - si legge sulla pagina delle sedi italiane riunite di Guardian Angels - ma di una sciarpa donata».
Fondamentalmente sciarpe in attesa di un nuovo padrone, di qualcuno che ha bisogno di essere scaldato: sospese, come il ben più famoso caffè "sospeso", cioè pagato per chi non può permetterselo, nei diversi bar cittadini.
L'hashtag, associato alla curiosità destata dalla presenza di diverse sciarpe annodate in diversi punti di Palermo - se ne registrano alcune in via Roma, in via Cavour, piazza Ruggero Settimo, corso Tukory e via Lincoln - ha preso piede e registra presenze e volontari anche a Palermo, tra colorati pezzi di stoffa legati alle palme.
Per donare la propria sciarpa non occorre essere legati a particolari associazioni. Basta prenderla e allegare un bigliettino che dice «Non sono una sciarpa persa. Per favore, prendimi con te se hai freddo. Ti scalderò».
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