ATTUALITÀ
Quando una donna urla giustizia in terra e in cielo
Dopo l'efferato delitto di via Uditore, dove a perdere la vita è stata Carmela Petrucci, ecco una lettera contro il femminicidio e lo stalking
Donna è Madre. È Terra. Donna è figlia, compagna, sorella, fidanzata, moglie. Donna è Vita. Lei è il focolare domestico, custode del cammino. Ma proprio Lei, donna, viene sempre più deturpata ed abusata, da chi magari dovrebbe proteggerla. È forse il crollo dei valori sociali, o anche, il delinquere del sentimento altrui, che spingono il maschio cannibale a violentare ed uccidere l’anima femminile. La violenza fa male, anche quando è soltanto verbale, figuriamoci quando si tratta di violenza fisica.
Se tu sei un essere insoddisfatto non cercare l’alibi della sopraffazione in chi è più fragile di te, cambia strada, dai un senso alla tua esistenza. Non sei nessuno per alzare e puntare anche un solo dito. L’unione dei sentimenti non è possesso, tu non spezzi la mia vita perché io non sono e, non sarò più tua. Non cercare rivalsa in una sporca competizione; ognuno di noi costruisce se stesso nel modo che ritiene più opportuno.
Io sono io. Tu sei tu. Pensi di vincere su di me, ferendomi mortalmente. Io muoio, d’accordo; ma tu, non saprai neanche più di esistere. Meriti che l’universo femminile si costituisca parte civile al tuo processo. Io lo farò. Due cose non funzionano, per il resto: una legge sullo stalking non perfettamente percepita dalle autorità competenti, non attribuendo il giusto valore a casi singoli ed, una vetrinizzazione nei media e news media, di reati violenti nei confronti delle donne, innescando il meccanismo dell’emulazione.
Anche la città di Palermo è stata brutalmente protagonista di un efferato delitto, che non lo si definisca né di gelosia, né passionale. Un abbraccio pieno di affetto e calore a Lucia e la sua famiglia. A Carmela, che Dio ti accolga tra le sue braccia.
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