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Precari dello spettacolo, rivive lo Spazio Zero

Balarm
La redazione
  • 2 gennaio 2008

Il collettivo Precari dello spettacolo di Palermo (un coordinamento in continua espansione formato dalle giovani compagnie teatrali palermitane), occuperà dal 3 al 6 gennaio lo Spazio Zero, uno dei tanti capannoni in disuso dei Cantieri culturali alla Zisa di Palermo. L’occupazione, attraverso la solidarietà di molte realtà del panorama culturale palermitano, procederà con tre giorni di dibattiti, spettacoli, concerti, video e musica che potete consultare all'interno del nostro calendario eventi.

«L’azione - spiega il collettivo - intende puntare i riflettori sui problemi di cui la cultura, e di conseguenza tutta la città, è afflitta: assenza di spazi per artisti e pubblico, inesistenza dell’Assessorato alla Cultura e di un relativo progetto culturale, costante omologazione e impoverimento dei prodotti artistici, ridotti a mero altare pubblicitario. Infatti, riteniamo l’occupazione urgente e necessaria: lo straordinario fermento culturale che oggi sta vivendo la città di Palermo non è stato né compreso né sostenuto dalle Amministrazioni, col risultato che gli artisti si ritrovano senza uno “spazio” in cui poter materialmente produrre i propri lavori, anche se le strutture preposte a questa funzione esistono e, abbandonate a loro stesse, versano in condizioni drammatiche».

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Il collettivo Precari dello spettacolo propone un progetto sperimentale che miri alla creazione di uno spazio auto-organizzato dalle giovani compagnie presenti sul territorio che, attento al percorso della scena teatrale e musicale contemporanea, si presenti come punto di riferimento e sostegno dei nuovi fermenti attraverso: una sala prove aperta, la programmazione di rassegne e festival, uno spazio pubblico aperto a residenze ed ospitalità, un luogo d’incontro tra le compagnie e tra le diverse generazioni teatrali, un luogo di produzione, di promozione e diffusione dell’arte che sia da stimolo alla ricezione del “nuovo” pubblico, e che crei cultura dando vitalità all’economia del settore e dell’indotto.

«L’obiettivo di questa iniziativa - conclude il collettivo - è quello di rendere manifesta l’enorme potenzialità della scena palermitana che merita adeguati spazi in cui potersi mostrare e lavorare. Non di meno il recupero di questo capannone abbandonato, così come di altri luoghi dimenticati, riqualifica lo spazio stesso, assecondando la sua vocazione, e il territorio in cui è situato. Abbiamo intenzione, a partire da questa azione, di aprire un dialogo costruttivo con l’amministrazione pubblica affinché la nostra proposta sia resa presto effettiva. Uno spazio libero per nuovi rischi artistici».

Precari dello spettacolo
Angelo Pisani, Antitesi, Antonio Latella, Antonio Silvia, Claudia Puglisi, Compagnia del Tratto, Compagnia Esse p.a., Compagnia Tealtro, Corrado Fortuna, Dario Frasca, Dario Guarneri, Dario Indelicato, Davide Enia, Enna Massive, Enrico Roccaforte, Emilio Ajovalasit, Filippo Luna, Francesco Scianna, Franco Scaldati, Gaspare Balsamo, Gente Strana Posse, Giacomo Cuticchio, Giacomo Guarneri, Giancarlo Parisi, Gianfranco Perriera, Giulio Barocchieri, Giuseppe La Licata, Mario Bajardi, Martino Lo Cascio, Mezzgagano, Mil, Modette Pa, Nello La Marca, Playmaker Produzioni, Rosario Tedesco, Salvo Massa, Salvo Piparo, Selector Papillon, Sikula Treggae Family, Simona Norato, Tantodicappello, Teatro Garibaldi, The Second Grace, Toni Landolina, Vincenzo Mineo, Zaraf

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