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Povertà, giovani, Meridione: il nuovo Rapporto Caritas

È stato pubblicato il Rapporto 2016 della Caritas su povertà ed esclusione sociale: i poveri sono soprattutto giovani e vivono nel Meridione, più italiani che stranieri

  • 7 novembre 2016

La ricchezza e la povertà sono i due volti della nostra realtà sociale contemporanea. Se fino a qualche tempo fa si diceva fossero gli anziani i più poveri, oggi la povertà è inversamente proporzionale all'età.
 
A rivelarlo, il Rapporto 2016 della Caritas su povertà ed esclusione sociale: i poveri sono soprattutto giovani e vivono nel Meridione, sono più gli italiani rispetto agli stranieri che si rivolgono ai Centri di Ascolto della Caritas delle regioni del Sud Italia.
 
Anche stavolta, i dati forniti dall'Istat delineano il quadro di una triste realtà. In Italia oltre un milione di famiglie risulta essere in uno stato di povertà ma il bilancio si fa più pesante quando si parla di individui. I poveri sono quasi 4.6 milioni e questo è il numero più elevato dal 2005.
 
Il rapporto evidenzia come i più colpiti siano i giovani: si attesta al 10.2% l'incidenza della povertà assoluta tra i 18 e i 34 anni, un dato che cala all'8.1% per la fascia d'età da 35 a 44 anni e diminuisce fino al 4% con riferimento agli over 65. Dal dossier emerge nero su bianco come la persistente crisi del lavoro abbia sfavorito i giovani in cerca di un impiego e gli adulti che ancora un impiego non l'hanno trovato.
 
Altro dato allarmante riguarda l'inversione di tendenza tra italiani e stranieri che si rivolgono ai 1.649 Centri di Ascolto della Caritas delle regioni del Sud Italia: nel Mezzogiorno gli italiani in difficoltà si attestano al 66,6%.
 
Tra i bisogni più usuali sono evidenti i casi di povertà economica (76.9%) e di disagio occupazionale (57.2%), anche se non sono felici neppure gli aspetti abitativi (25% di disagiati) e quelli familiari (13%).
 
Il Rapporto della Caritas affronta anche il tema della povertà dei rifugiati e dei richiedenti asilo presenti in Italia. Nel 2015 quasi in 8 mila si sono rivolti ai Centri Caritas: si tratta per lo più di uomini (92.4%) provenienti soprattutto da Stati africani e dell'Asia centro-meridionale.
 
Quando il governo italiano parla di aumento dell'occupazione, lo fa senza pensare a quanti si trovano ancora in una condizione disastrata. Che fine hanno fatto i disegni e le proposte di legge per contrastare la povertà e l'emarginazione sociale? Sono sufficienti e adeguate le politiche in materia di migrazione nel Bel Paese?
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