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Paolo Briguglia gira a Ballarò il suo primo corto

Il corto è stato girato a Palermo tra Mondello e Ballarò ed ha coinvolto Youssuf, un giovane senegalese che vive nel quartire storico della città

  • 26 luglio 2011

Diventare italiani sbarcando a Palermo: è la speranza di Ismail il protagonista del cortometraggio “Chiamatemi Ismail” di Paolo Briguglia, girato in questi giorni nella città tra Ballarò e Mondello e che approderà a riprese terminate nel circuito dei festival internazionali. Se le storie dei clandestini sono solitamente raccontate con malinconia e straziante drammaticità, quella di Briguglia è più un inno alla vita capace di cogliere il vero spirito di uomini che, superato il viaggio della speranza, hanno la forza di ricominciare una nuova vita, aggrappandosi ad una nuova realtà non sempre all’altezza dei loro sogni.

Ismail, è un giovane allegro e fiero che vive insieme al suo amico Samba nel quartiere di Ballarò, spazio che rappresenta ad oggi un vero e proprio laboratorio d'integrazione della città, un crogiolo di culture immenso. È in un ufficio postale che la vita di Ismail cambia: qui infatti avviene l'incontro con la giovane Maria, donna che segnerà il suo destino in maniera inaspettata. Briguglia, attore trentasettenne, è un volto noto del teatro e del grande cinema per film come “I cento passi” o il più recente “Basilicata coast to coast” ed è approdato alla ragia dopo anni di intenso studio dedicato a coltivare una passione che lo ha portato nel tempo a passare dall’altra parte della macchina da presa.

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