Palermitani in fuga: il 30 per cento preferisce l'estero

Da uno studio condotto dal Monitor Allianz Global Assistance, in collaborazione con l'istituto di ricerca Nextplora, emerge un dato significativo: il 30% dei palermitani si dichiara pronto a stabilirsi definitivamente all'estero.

Dati o non alla mano, il risultato del sondaggio è sotto gli occhi di tutti. Sono moltissimi i giovani, ma non solo, che sono disposti a lasciare il capoluogo siciliano per brevi o lunghi periodi, e lo dimostra il report dell'annuario di Statistica del Comune, diretto da Girolamo D'Anneo, che registra ben 12.727 cancellazioni dall'anagrafe, soltanto durante il 2015.

In linea col dato nazionale, i palermitani preferiscono l'estero per i più disparati motivi. Tra quelli principali, ovviamente, ci sono lo studio e il lavoro, per via delle carenze dell'offerta formativa da una parte e dell'assenza di sbocchi occupazionali, possibilità di carriera e stabilità economica, dall'altra.

Ma lo studio e il lavoro accomunano soltanto una piccola percentuale (il 10%) di palermitani che ritengono plausibile allontanarsi dall'Italia per un breve periodo. La gran parte, invece, per una significativa percentuale del 30% si dichiara pronta a stabilirsi definitivamente fuori dal Paese, per migliorare la qualità della vita.

Infatti, se l'età media dei palermitani in fuga, registrata dal Comune, è di 34 anni, è anche vero che uno dei picchi nelle statistiche riguarda i bambini, a dimostrazione del fatto che molto spesso sono interi nuclei familiari a trasferirsi.

Le mete preferite dai palermitani risultano essere l’Oceania e il Nord Europa, seguite dagli Stati uniti e dal Sud America. E colpisce, di certo, un altro dato, secondo il quale un altro dei motivi che li spingerebbe ad andare via sarebbe la fuga dalla noia, dalla routine e, in alcuni casi, dal lavoro, con l'incentivo della possibilità di fare nuove conoscenze, ragion per cui il dato evidenzia che una parte di palermitani sarebbe disposta anche a partire in solitaria.