CULTURA
"Ora": protesta davanti il Palazzo di Giustizia
Per tre giorni un'assemblea cittadina per confrontarsi e trovare valide soluzioni al disagio sociale, per mobilitarsi contro il degrado della politica
“Ora” è il segnale con cui è stata allertata Palermo, richiamando l’attenzione con centinaia di manifesti che hanno tappezzato le pareti della città e fissando un appuntamento per venerdì 23 settembre a partire dalle 10 di fronte il Palazzo di Giustizia. “Ora” è la parola che rappresenta il tempo dell’azione, immediata e necessaria per mobilitarsi contro il degrado della politica e della società. Si tratta di liberi professionisti, imprenditori, precari, avvocati, studenti, insegnanti, lavoratori, immigrati che hanno deciso di dare vita ad un’assemblea no stop della durata di tre giorni davanti il Palazzo di Giustizia. Un modo per far si che i cittadini tornino ad essere protagonisti delle decisioni amministrative, portando in piazza competenze, esperienze, talenti e sensibilità diverse per costruire democraticamente una nuova dimensione della politica per il nostro Paese e per la nostra città.
Lo spazio scelto per il raduno indica metaforicamente la coscienza dei palermitani desiderosi di liberarsi dalle dinamiche che hanno trasformato la cosa pubblica in affare privato. Si tratta delle generazioni che hanno vissuto le stragi di Capaci e di via d’Amelio, che non hanno scordato il valore della Palermo democratica ed antimafiosa e che chiedono adesso a gran voce le dimissioni del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, travolto dagli scandali e screditato a livello internazionale e le dimissioni del Sindaco Cammarata "espressione di una classe politica incompetente e indecente".
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