MUSICA
Note improvvisate fra Catania e Palermo
Una tre giorni senza freni, quella che si svolgerà a cavallo fra Catania e Palermo venerdì 2, domenica 4 e lunedì 5 giugno, per tre concerti ad ingresso gratuito in cui due dei principali esponenti della musica improvvisata europea si avvarranno di omologhi musicisti siciliani: stiamo parlando di Ab Baars e Ig Henneman e del loro Improvised Sicilian Tour 2006.
Per le prime due tappe il duo punta sul capoluogo etneo, coinvolgendo personaggi di spicco della musica d'"impromptu", quali il diavoletto di batteria e percussioni Francesco Cusa e la magmatica chitarra di Paolo Sorge (venerdì 2 al Glamour Cafè, via Carcaci 11, ore 22) o ancora Cusa con Marko Bonarius, il contrabbassista olandese - trapiantato da qualche anno terra sicula - la cui elegante tecnica nordica inizia a caratterizzare alcune delle più eclettiche formazioni locali (domenica 4 a "La Chiave", via Landolina 64, ore 22). L'appuntamento che riguarda Palermo si terrà invece lunedì 5 presso la Biblioteca Comunale alle ore 18, dove Baars e la Henneman avranno come guest star la mediterranea vocalità di Miriam Palma.
Ig Henneman da anni è compositrice e organizzatrice di varie formazioni sotto la propria guida, nelle quali hanno transitato musicisti provenienti da aree diverse della musica di ricerca olandese, dalla musica classica contemporanea al punk, fino all’improvvisazione radicale, di cui incarnazioni più recenti sono l'Henneman Quartetto d’Archi ed il Queen Mab Trio. Nel 2003 Baars e Henneman hanno organizzato un festival al rinomato Bimhuis di Amsterdam, "Canzoni per sonar con qualsiasi strumento", esibendosi, fra gli altri, con l’Italian Instabile Orchestra.
Poche presentazioni necessita Miriam Palma, personaggio aritstico a tutto tondo che nel suo percorso di ricerca ha sempre affiancato la musica alle discipline che hanno suscitato il suo interesse artistico e la sua curiosità intelletuale. Dedicatasi fin da giovanissima alla sperimentazione vocale, praticando diverse tecniche basate sulla consapevolezza e controllo del respiro, sul canto armonico, sull'emissione di diplo e triplofonie e altre diverse potenzialità che la voce umana è in grado di esprimere, ha dato vita ad iun linguaggio sonoro molto particolare che, attento all'improvvisazione, alla scrittura, alla ricerca poetica, narrativa e teatrale, ha attinto alle sue radici nella tradizione canora sicula-mediorientale, così come alla lirica.
Recentemente, la sua attenzione si è concentrata sul potere terapeutico della voce, avviando così un percorso tra "medicina e arte" che la conduce a studiare con i maestri Jack Penter e Francesco Vinci, mettendo in pratica una propria tecnica che unisce integrazione posturale e canto. Ha collaborato con i più importanti musicisti e artisti della scena europea-internazionale e partecipato ai più importati festival sia come conduttrice dei suoi laboratori, che come cantante-attrice.
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