"NOma": Pif racconta la mafia con un'app per cellulare

Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, torna a Parlare di mafia ma questa volta lo fa tramite una particolare applicazione per smartphone.

Si chiama "NoMa" l'app nata da un'idea di Pif e dall'associazione culturale "sulle nostre gambe" che racconta le storie di chi ha trascorso la sua vita a combattere cosa nostra e i luoghi divenuti simbolo dell'antimafia.

L'applicazione fornisce agli utenti documenti storici, animazioni digitali, note biografiche, video, fotografie d’epoca, ricostruzioni e interviste relative ai luoghi di Palermo e dintorni che sono stati teatro di stragi, battaglie, morti.

A raccontare le storie degli eroi dell'antimafia, alcuni narratori scelti tra i siciliani più illustri del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno sposato la causa di NOma.

Attraverso gli auricolari del proprio smartphne sarà infatti possibile ascoltare le voci di Pippo Baudo, Paolo Briguglia, Ficarra e Picone, Donatella Finocchiaro, Giuseppe Fiorello, Nino Frassica, Leo Gullotta, Luigi Lo Cascio, Teresa Mannino, Isabella Ragonese, Francesco Scianna, Giuseppe Tornatore e ovviamente lo stesso Pif.Ecco che allora, attraverso la documentazione multimediale fornita, sarà possibile rivivere le battaglie di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato, Libero Grassi, Piersanti Mattarella e di tutti i 22 eroi inseriti nell'archivio che sarà ampliato con il passare dei mesi.

Sviluppata insieme a Tim in collaborazione con le Teche Rai e con il patrocinio del Comune di Palermo, l'app è già disponibile per i sistemi Android, Ios e Microsoft, in italiano e in inglese.

Le storie narrate partono dagli anni '70 fino ai tempi più recenti, rendendo così Noma un vero e proprio percorso, cronologico o a tappe, attraverso gli avvenimenti che hanno cambiato per sempre la storia di Palermo e di tutta Italia.

Come spiegano gli stessi narratori nel video promozionale di NOma, l'app nasce per ricordare, condividere ma soprattutto per prendere coscienza, per non rendere vano il sacrificio di chi è morto per rendere la Sicilia un posto più libero.