LIBRI
Musica alle parole, libri alla riscossa
Iniziata in bellezza lo scorso 1 luglio con il concerto dei Modena City Ramblers, la seconda edizione del "Kals’Art" issa le vele per due mesi, regalando alle serate palermitane qualcosa di nuovo fra vicoli e quartieri, insinuandosi per il centro storico e valorizzandolo (non proprio nella struttura) attraverso un programma che “ne ha per tutti”. E se di musica cinema e teatro non ci si sazia mai, anche i libri tornano alla riscossa, riemergono dagli scaffali gelosi e si presentano in braccio a scrittori e musicisti, che sono pronti ad accompagnare le parole raccontate con strumenti e passione. “Musica alle parole” è infatti il titolo della sezione dell’evento che quest’anno verrà dedicata ai libri e alla letteratura, uno spazio per musicisti e narratori che si articoleranno alla ricerca della “sonorità parlata”, in un’altalena che alterna e fonde due espressioni diverse di comunicazione.
Dà il via all’evento il 18 luglio alla Galleria Expa (via Alloro 97 a Palermo) lo scrittore e giornalista Roberto Alajmo (di recente uscita il suo ultimo romanzo “E′ stato il figlio”, ed. Mondadori), che con “Post mortem – Il funerale di Pirandello” ci racconterà la grottesca storia dei quattro funerali che hanno avuto per protagonista le ceneri dell’illustre scrittore, argomentando l’astruso e singolare rapporto fra il siciliano e la morte. Il “primo” funerale dell’autore non piacque per niente ai gerarchi, egli infatti non volle i funerali di Stato, e la sua morte fu segnata dall’assoluto silenzio.
Chiediamo all’autore cosa ne pensa del “tormentone antropologico” degli ultimi anni, in cui si è avuta la tendenza a ricercare ed evidenziare compiaciuti le stranezze della personalità sicula a tutti i costi. «Sono sempre più insofferente per le eccentricità dei siciliani, perchè mi pare che questa caratteristica sia un po' troppo "simpatica", e questa "simpatia" serva a mettere sotto il tappeto la polvere di troppi problemi. Sui luoghi comuni ci marciamo. Il rapporto con la morte dei siciliani è uno di questi luoghi comuni, e normalmente si esaurisce con l'ostentazione dell'elemento tragico. A me pare che la tragedia non basti a spiegare questo rapporto. A me pare che della morte in Sicilia si rida. O almeno si possa ridere. E' la scommessa di questa narrazione che presento a Kals'Art, inperniata anche sulle vicissitudini occorse ai corpi di alcuni altri uomini illustri, oltre Pirandello: Mazzini, Goya, Lenin e diversi altri». Infine, lo scrittore tiene a precisare: «Non sarà una lettura, che di solito dopo la prima mezz’ora provoca la diaspora degli spettatori, ma semplicemente un racconto. Leggere in pubblico dovrebbe essere proibito per legge». Lo scrittore sarà presente all'Expa anche martedì 19 con lo spettacolo "I pazzi di Palermo".
Accolti dalle forti mura e viziati dal cielo d’estate della chiesa di Santa Maria dello Spasimo, si prosegue il 20 luglio con il concerto del cantautore genovese Federico Sirianni e la Molotov Orchestra, che si faranno interpreti di ritmi balcanici, nordafricani e blues, mescolati alla malinconica ed emozionale tradizione cantautoriale nostrana. Le sonorità del quintetto di “bluejazz” dei Faxtet, non nuovi a connubi di letteratura e musica − hanno collaborato con scrittori e attori fra cui Carlo Lucarelli, Paolo Nori, Aldo Gianolio ed altri − accompagneranno invece il 21 e il 22 luglio a villa Bonagia le performance “Città, visioni”, con brani scritti e narrati dalla scrittrice elvetica di lingua francese Sylviane Dupuis, e “Storie di jazz”, dal titolo di un libro-cd dal quale l’autore bolognese Giampiero Rigosi leggerà un suo brano. Il mese di agosto verrà inaugurato con l’eclettico Carlo Fava, che si esibirà il 2 nella chiesa di Santa Maria dello Spasimo. Il cantante, musicista, compositore e attore milanese vanta un curriculum sotterraneo a molti ma di rilievo: jazzista per tre anni al Tangram di Milano, ha partecipato ai Festival di Recanati e di Sanremo ed ha collaborato con la Vanoni, Franco Battiato e Mina, per la quale ha composto nel ’98 la canzone “Dottore”.
Sarà ancora lo Spasimo il 4 agosto ad ospitare il noto scrittore e poeta Stefano Benni, che esprimerà passione ed ammirazione per il pianista jazz Thelonius Monk, raccontando la sua vita misteriosa e folle, segnata dall’insuccesso nonostante fosse un musicista di alto livello. Accompagnato dal pianoforte di Umberto Petrin, elogiato esponente del jazz italiano, Benni leggerà brani tratti dalla biografia del musicista nero (“Thelonious Monk himself”, Laurent de Wilde, ed. Minimum Fax ) e di Allen Ginsberg, oltre che brani propri. Rullo di tamburo finale nel vero senso della parola l’11 agosto in piazza Kalsa con Alfio Antico, musicista lentinese dalla formazione singolare e interessante. Possessore di oltre sessanta tamburi, il siculo “Tambourine Man”, pastore sino a diciotto anni, si costruisce ad appena otto un tamburello con le pelli di pecora ed un setaccio contadino (criù). Trasferitosi a Firenze ventenne, si immerge nella musica e nello spettacolo affinando il suo talento anche attraverso diverse collaborazioni artistiche con musicisti come De Andrè, Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Branduardi ed altri. Quest’anno il Kals’Art sembra proprio non voler mollare i palermitani, e per questo gli auguriamo abbondanza e continuità. Per maggiori info www.kalsart.it.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|