TEATRO
“Lazzaretti e lazzariati”, equivoci allo Zappalà
Il tema scelto dalla famiglia Zappalà per confezionare questa commedia è davvero attuale poiché tratta della malasanità
Parte il primo novembre alle 21.30 l’ottava stagione del teatro Zappalà (via Autonomia Siciliana 123/a a Palermo) con una commedia brillante in tre atti, firmata da Nino Mignemi, che resterà in scena fino a giorno 16, dal titolo “Lazzaretti e lazzariati”. Il tema scelto dalla famiglia Zappalà per confezionare questa commedia è davvero attuale poiché tratta della malasanità fatta di incompetenze e carenze negli ospedali. La regia dello spettacolo è di Nino Zappalà che interpreta anche il protagonista, Cirino Rampone e recita insieme alla moglie Maria che in scena vestirà i panni di Emilia, la moglie di Cirino. La funzione di introdurre lo spettacolo, spetta ad un grande schermo, montato sul palco, su cui si potrà vedere proiettato un cortometraggio girato da Franco Zappalà tra ambulanze ed ospedali palermitani: un modo per riuscire a mescolare finzione cinematografica ed immediatezza teatrale.
La trama dello spettacolo è semplice e si sviluppa tra equivoci e momenti esilaranti: il protagonista, Cirino, vittima di una rapina, è ferito ad una gamba da un colpo di pistola. La moglie, mentre l’accompagna d’urgenza in ospedale si taglia ad una mano e deve essere ricoverata anche lei. Il problema è che pure due ladri (interpretati da Croce Costanza e Franco Librera) vengono a farsi curare nello stesso ospedale e riescono a nascondere le loro armi tra le cose dei due malcapitati Cirino ed Emilia. Come spiegarlo all’appuntato Filippo Casabianca (Paolo Tutone) chiamato ad interrogare i coniugi sulla rapina? Come andrà a finire ai due poveretti? Che usciranno dall’ospedale più malati di prima.
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