MUSICA

HomeNewsCulturaMusica

John Scofield, jazz-funk al Metropolitan

  • 25 aprile 2004

Capace di arricchire con pregevoli interventi le combinazioni in cui viene chiamato a suonare da sideman e di tenere la scena con lunghi soli nei gruppi di cui è leader, John Scofield, di scena al cineteatro Metropolitan di Palermo (viale Strasburgo 358) lunedì 26 aprile alle ore 21.30, è forse tra i chitarristi più apprezzati ed allo stesso tempo più discussi del panorama jazzistico, in entrambi i casi per l’estrema voglia di ricerca che, frutto della sua enorme versatilità, lo ha portato a “vestirsi” delle cifre le più disparate del linguaggio chitarristico. Non a caso spesso incorre negli strali dei “puristi”, continuando parimenti ad affascinare folle sempre più numerose ed eterogenee di musicofili. Imbracciata la chitarra ad undici anni, anche per lui tappa formativa fondamentale è il Berklee College of Music di Boston, dove si trasferisce dal Connecticut, ed in questo modo ha la possibilità di porsi all’attenzione degli addetti ai lavori.

Già dai primi anni settanta lo si trova membro dei Dreams, band pionieristica del genere jazz-rock che schiera tra le proprie fila Billy Cobham alla batteria, i fratelli Becker ai fiati, Willie Lee al basso e Don Grolnick alle tastiere. Presentato a Gerry Mulligan, di lì a poco Scofield si ritrova a suonare alla Carnegie Hall di New York a fianco del compianto sassofonista e di Chet Baker (CTI, 1974). Successivamente collabora con Charles Mingus, Gary Burton, Dave Liebman e tanti altri, e costituisce un interessante trio con Adam Nussbaum e Steve Swallow, formazione che incide tre album. Importantissimo nell’82 l’incontro con Miles Davis, il quale non solo ingaggia il suo progressive guitar-sound per un tour che lo impegnerà quasi ininterrottamente per più di tre anni, ma, in questo stesso arco di tempo, il grande nume nero del jazz si avvale pure delle sue intuizioni armoniche e del suo estro, inserendone varie composizioni in ben tre dei propri albums (Decoy, tanto per citarne uno). Tra le collaborazioni più recenti figurano Pat Metheny, il trio “Medeski, Martin & Wood”, Bill Frisell, Joe Lovano.

Adv
Chitarrista dallo stile innovativo ed incisivo, le sue frasi, basate su una notevole solidità ritmica ed una pregevole intensità d’attacco, sono arricchite dal personalissimo suono ottenuto stirando le corde con la mano sinistra, producendo una sorta di caratteristico “miagolío”. Esploratore di nuovi terreni sonori, durante la sua ormai trentennale carriera Scofield ci ha abituato ai suoi camaleontici cambiamenti d’abito, senza mai fossilizzarsi su un solo genere (straight jazz, ritmi rock, atmosfere funky e groove), come attestano i suoi più recenti album fra cui proprio “Überjam” (2002), con una band che il chitarrista ha messo insieme ricercando musicisti dagli orizzonti più che ampi, e pervenendo ad una nomination alla 45a edizione dei Grammy Awards. E’ con il nucleo di questo stesso gruppo d’incisione che il musicista statunitense si presenta per questa serata all’insegna del funky-groove: Avi Bortnick (chitarra ritmica, campionatore) e Adam Deitch (batteria) cui si aggiunge Andy Hess (basso) per ricreare dal vivo la rara alchimia che aleggia nella registrazione. Il biglietto per il concerto costa 22 euro (intero) e 17,50 euro (ridotto IdeaNet e CartaDuo). Info ai numeri 0916887513 e 0916882392.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI