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Jazz e contaminazioni al Metropolitan

  • 6 novembre 2006

«Il cartellone di quest’anno è più indirizzato ai giovani, sulla scia del successo riscontrato lo scorso anno dal “Roberto Gatto Quintet”». Il direttore artistico del Cineteatro Metropolitan di Palermo Tonino Di Patti presenta la quinta stagione jazz dello stabile: «Nel corso degli anni passati abbiamo avuto alcune delusioni, per la poca affluenza di pubblico nonostante i grandi nomi offerti. Per questa stagione il nostro programma mantiene la matrice jazz, ma abbiamo inserito anche sfumature diverse per attirare un pubblico un po’ più giovanile».

Sette gli appuntamenti fissati in cartellone dall’inizio del 2007, ma è possibile che siano inseriti dei fuori programma nel corso dell’anno. Si parte giovedì 11 gennaio col duo di Francesco Cafiso (sax) e Riccardo Arrighini (pianoforte). Francesco Cafiso, giovanissimo talento del sassofono (è nato a Vittoria, nel ragusano, nel 1989) ma già vincitore di prestigiosi premi come il “Premio Positano Jazz” nel 2003 o la “World Saxophone Competition”, ha all’attivo tre dischi e numerosissime esperienze con band internazionali nei festival jazz di tutto il mondo. Dal 2003 collabora con Riccardo Arrighini, pianista di fama nazionale con cui ha inciso nel 2004 il “Tributo live a Michel Petrucciani".

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Il 30 gennaio sarà la volta del jazz-blues di Jaime Dolce, chitarrista italoamericano di ispirazione hendrixiana che combina le radici blues al funk elettrico, con alle spalle quattro anni di concerti nei più prestigiosi music club di New York. Sarà accompagnato dalla Innersole blues (Andrea Taravelli al basso e Matteo Sodini alla batteria) per una serata che si promette «elettrica ed elettrizzante».

Tra gli appuntamenti con gli artisti palermitani, il 22 febbraio saliranno sul palco gli Akkura e la loro «musica da crociera»: la mistura di folk, rock e musica da banda di matrice popolare per l’occasione sarà rivisitata in chiave swing. Attivi dal 2000, un’esperienza discografica alle spalle (“Caterpillar vol.7” del 2004, edito da RadioDue) e presenti con loro brani in diverse compilation tra cui “Balarm Rock”, gli Akkura entreranno in studio a dicembre per registrare il nuovo album che sarà presentato proprio al Metropolitan.

Lo swing-jazz di Ivan Segreto sarà in scena il 1° marzo. Il cantautore e compositore di Sciacca, che ha firmato due dischi molto apprezzati da critica e pubblico (“Porta vagnu” e “Fidate correnti") e ha partecipato alla scorsa edizione del Festival di San Remo nella sezione Giovani, proporrà il suo elegante amalgama di jazz e melodia accompagnato dal basso elettrico di Daniele Camarda. Il 22 marzo toccherà al jazz-rock acustico del Natural High Trio di Frank Gambale, virtuoso chitarrista australiano accompagnato dal canadese Alain Caron al basso e dal pianoforte del venezuelano Otamaro Ruiz. Nato a Canberra Gambale ha cominciato a suonare all’età di sette anni influenzato da Jimi Hendrix, John Mayall, Eric Clapton e dal Grateful Dead Jerry Garcia per poi scoprire il jazz fusion di Chick Corea. Vincitore di un Grammy Award (il premio dato negli Stati Uniti per i risultati conseguiti nell’industria musicale), autore anche di video didattici, la sua discografia comprende numerosi album da solista o con band come Vital Information o la Chick Corea Electric Band.

Dal jazz acustico di Gambale all’eclettismo di Giovanni Allevi: il compositore e pianista di Ascoli Piceno sarà al Metropolitan il 5 aprile con il suo repertorio che attinge alla tradizione classica per rielaborarla alle nuove tendenze contemporanee e che ha registrato il tutto esaurito al “Blue Note” di New York, considerato il tempio mondiale del jazz. Definito dalla critica "il Mozart del 2000" o “il filosofo del pianoforte” (oltre al diploma in Pianoforte e composizione presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano è anche laureato con lode in Filosofia) Allevi ha inciso quattro dischi per pianoforte solista: “13 dita” nel 1997, “Composizioni” nel 2003, “No concept” nel 2005 e l’ultimo, “Joy” al termine di una tournée mondiale.

Altro appuntamento con la musica palermitana, il 19 aprile sarà presentato un tributo a Ray Charles. “Ancora Ray” è un esperimento, un omaggio al geniale cantante e pianista nero che intende diventare un progetto stabile: un gruppo di musicisti aggregatisi intorno alla Buba’s Band (ensemble palermitano da tre lustri propositore di un repertorio che va dal soul al rhythm 'n' blues) porterà in scena uno spettacolo che si avvicina al musical, con parti recitate e proiezioni video durante l’esecuzione dei brani. L’abbonamento al cartellone costa 75 euro a tariffa intera, 60 euro ridotto per Metropolitan Card, under 26, Ersu, Carta Duo e Carta Idea. Il costo del singolo biglietto va dai 16 ai 10 euro.
dgz.

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