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Jazz al femminile per il “Vanguard” del Ccp Agricantus

Ad accompagnare la pianista, tre musicisti di notevole rilievo, fra i quali, senza nulla Lewis Nash alla batteria, Rich Perry al sax e Dennis Irwin al basso

  • 9 novembre 2003

Sarà la jazzista Renée Rosnes l’attesa protagonista del secondo appuntamento per la rassegna “Jazz Vanguard” del Ccp Agricantus di Palermo (via XX Settembre 82/a), martedì 11 novembre alle 21.15. Pianista considerata per estro e profondità una delle più originali della sua generazione, la canadese Renée Rosnes attira fin dai suoi esordi l’attenzione con il suo versatile stile hard-bop, formandosi musicalmente in patria ma presto trasferendosi a New York grazie ad una borsa di studio che le dà modo di collaborare con jazzisti quali Dave Liebman e Joe Farrell, e confrontarsi altresì con vari musicisti della propria generazione (il tenor?sopranista Gary Thomas, Terri Lynn Carrington, Kenny Davis). Scritturata per gli after hours del prestigioso “Blue Note”, si trova ad affiancare musicisti come Freddy Hubbard, Charlie Haden, il cantante Jimmy Scott, intraprendendo da lì una tournée europea con Joe Henderson, Wayne Shorter, James Moody ed il trombonista J. J. Johnson.
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Vasta la sua discografia che conta illustri collaborazioni, da Jack DeJohnette a Herbie Hancock, da Al Foster a Branford Marsalis, Scott Colley, Diane Reeves nonché i giovani contrabbassisti Ira Coleman e Larry Grenadier, attualmente molto apprezzati. Risultata terza nella classifica Top10 di “Jazztimes” del 2002 e recensita da Don Heckman del “Los Angeles Times” come uno dei cd più avvincenti dell’anno, la sua ultima uscita discografica, Life on Earth (EMI), registrata con i sassofonisti Walt Weiskopf e Chris Potter, i bassisti John Patitucci e Christian McBride, i batteristi Jeff “Tain” Watts e Billy Drummond, le ha appena reso, per la quarta volta nella sua carriera, l’importante “June Award” canadese come Traditional Jazz Album of the Year. Capace di uno sviluppo melodico spesso corredato da linee e frasi in single notes che rivelano una certa sua inclinazione verso sfumature tristaniane, i suoi slanci molto stimolanti per i solisti e la sua vivacità ritmica, inframmezzata da sapienti silenzi circolari, rendono oggi la Rosnes una delle sidewomen più ricercate.

Ad accompagnare la pianista, tre musicisti di notevole rilievo, fra i quali, senza nulla togliere agli altri, spicca la presenza di Lewis Nash, drummer tra i più ricercati sia per i grandi organici che per le piccole formazioni da miti del jazz quali Oscar Peterson, Sonny Rollins, Clark Terry, Wynton Marsalis, McCoy Tyner, Branford Marsalis, Scott Hamilton, Jackie McLean, Jay Jay Johnson, Horace Silver. Sensibile leader di varie band, già inserito sull’autorevole “Biographical Encyclopedia of Jazz”, Nash è molto apprezzato per il grande senso melodico che trasfonde sui suoi tamburi. Il quartetto è poi completato da Rich Perry, tenorista di grande esperienza, la cui voce è stata descritta come lirica e cerebrale al tempo stesso, pietra angolare dei gruppi del bassista Rufus Reid, del trombettista Dave Scott e del raffinato pianista Fred Hersch, nonché membro della John Fedhock New York Big Band; e dal bassista Dennis Irwin, habitué dei lunedì al Village Vanguard newyorkese, cui spessore ed energia, abbinati ad una buona conoscenza del repertorio classico e di vari tipi di musica da tutto il mondo, ne hanno fatto valido collaboratore di John Scofield, Kenny Werner e Joe Lovano.

Il biglietto d’ingresso costa 15 euro, mentre per l’abbonamento ai concerti in programma il costo è di 55 euro. Per informazioni è possibile rivolgersi ai numeri 091.487117 - 338.7236001 oppure visitare il sito www.agricantus.org
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