MUSICA
Jannacci, settant’anni con "i scarp del tennis"
Da sempre si cimenta in più campi: musica, teatro, cabaret, composizione, ed è anche un po’ filosofo/poeta, di quelli che rappresentano pregi e difetti, attese e disagi di un popolo. Eppure la sua professione è quella di medico-chirugo. Stiamo parlando di Enzo Jannacci, settant’anni portati con "i scarp del tennis" (come il titolo di una sua famosa canzone), compiuti lo scorso giugno e festeggiati con un nuovo album che riporta nel titolo, "Milano 3-6-2005", proprio la data del suo compleanno. Il compact racchiude fra l’altro alcuni dei suoi cavalli di battaglia, gli stessi che non mancherà certamente di riproporre nello spettacolo "Teatro" in programma per la stagione del cineteatro Metropolitan di Palermo, mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio (rispettivamente Turno A e Turno B, entrambi ore 21.15, ingresso 26 euro intero, 22 euro ridotto con Metropolitan Card, compresi diritti. Prevendita presso il botteghino del teatro, viale Strasburgo 358, o da Ellepi Dischi, via Libertà 29/c, informazioni al numero 091.6887513).
Anche più presente di quel che non si creda, se la sua "Quelli che…" ogni domenica ha accompagnato il popolo calcistico italiano delle prime edizioni di un fortunatissimo programma sportivo sulla rete pubblica, e recentemente ha pure costituito jingle per una nota pubblicità. Ancora sul piano musicale vanno rilevate le esperienze di Jannacci come compositore di colonne sonore: per il cinema "Romanzo popolare" di Mario Monicelli, "Saxofone" di e con Renato Pozzetto, "Pasqualino settebellezze", che nel 1987 gli valse una nomination all’Oscar come miglior colonna sonora, e "Piccoli equivoci" di Ricky Tognazzi. Ma nel corso della sua variegata carriera Jannacci si è anche cimentato nel jazz, con il progetto "Feelin’ jazz: tribute to the thing" che nel 2001 è approdato anche a Berchidda, al festival di Paolo Fresu, accompagnato da jazzisti di tutto rispetto. E senza tema di venir tacciato di nepotismo, ha introdotto alle scene il figlio Paolo, pianista, fisarmonicista, tastierista ed anche chitarrista, ottimo musicista e bastone della sua terza giovinezza, con il quale da qualche tempo si accompagna e compone. Ed infatti sarà a Palermo per il concerto del Metropolitan, insieme a Daniele Moretto (tromba), Giorgio Cocilovo (chitarra) e Marco Ricci (contrabbasso), per una delle sue serate fra amici, con musica, battute, risate ed ironia.
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