ATTUALITÀ
I Comitati Civici: una voce libera e neutrale a Palermo
Nasce ufficialmente il gruppo consiliare dei Comitati Civici, movimento nato in seno al comune di Palermo con l'obiettivo di riqualificare il territorio e dare voce ai cittadini
«Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, ma cosa puoi fare tu per il tuo Paese», così si legge nella pagina Facebook del movimento Comitati Civici di Palermo che si definisce una voce libera, scevra da qualsiasi logica delle appartenenze per porsi come un sostegno alla città e ai cittadini prendendo posizione sulle tematiche inerenti alla gestione del comune.
Un movimento nato in seno al comune di Palermo con l'obiettivo di rappresentare i cittadini che oggi diventa ufficiale presentando le linee guida dell'attività lunedì 22 febbraio alle ore 10.30, presso l'aula gialla di Palazzo delle Aquile. All'incontro partecipano oltre ai consiglieri comunali dei Comitati Civici, anche numerose figure istituzionali e rappresentanti della società civile palermitana.
Si tratta di una squadra di lavoro già consolidata grazie al lavoro dei consiglieri di Circoscrizione del comune che si arricchisce con nuove adesioni. Nasce così il gruppo consigliare dei Comitati Civici, con il presidente Leonardo Canto, che vuole presentarsi come il vero elemento di novità nel panorama politico palermitano, aperto alle adesioni di chi abbia voglia di spendersi per la crescita del proprio territorio.
Riqualificare il territorio come scopo principale delle attività del gruppo, senza adeguarsi alle logiche e ai compromessi di natura partitica, al di là quindi di ogni adesione politica particolare. Un'occasione per i cittadini di recuperare un senso civico di appartenenza e potere partecipare attivamente alla vita della città da un punto di vista più interno.
I Comitati Civici intendono così, svolgere una vera e propria indagine sul territorio che parta dai quartieri e dei piccoli comuni, mettendo in campo le proprie energie e competenze per sollecitare e spingere le istituzioni verso un dialogo aperto. Il primo passo è quindi, sempre, quello di interrogarsi sulle criticità presenti sul territorio, comprendere quali siano le reali priorità e i bisogni dei cittadini.
Va da sé, che debba essere abolito qualsiasi atteggiamento disfattista o polemico, se la polemica diventa una sterile critica priva di azione, ma al contrario l'obiettivo è quello di fare squadra e così prendere in mano le sorti della città.
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