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G273 presenta "Il Principe" a Villa Pantelleria

Dopo il successo ottenuto nella sua trasferta milanese, torna a Palermo lo spettacolo compagnia palermitana G273 produzioni, diretta da Cristiano Pasca

  • 17 settembre 2010

Era il gennaio 2010 quando, al Teatro Libero di Palermo, la compagnia G273 portava in scena con successo di pubblico e critica “Il Principe”, spettacolo ispirato alla celeberrima tragedia shakespeariana “Amleto”, attraverso l’elaborazione drammaturgia e la regia di Cristiano Pasca. A distanza di alcuni mesi da quel debutto, e dopo aver portato lo spettacolo al Teatro di Verdura di Milano, anche qui calorosamente accolto, “Il Principe” torna a Palermo, per un nuovo allestimento, questa volta nell’elegante cornice del Complesso Monumentale Villa Pantelleria (Vicolo Pantelleria 10). L’appuntamento è per domenica 19 settembre, alle ore 21 (ingresso 5 euro).

Lo spettacolo, che si inserisce all’interno della V edizione della rassegna "Villa Pantelleria Festival", la cui direzione artistica è di Lollo Franco, nasce da una coraggiosa scommessa del giovane regista palermitano, quella di rileggere in chiave moderna e brillante, non rinunciando tuttavia all’intensità e densità dell’originale, uno dei testi più noti della letteratura moderna, l’“Amleto” di William Shakespeare. A favorire questa rielaborazione contemporanea, essenziale è l’aver fuso all’interno della riscrittura della tragedia del grande drammaturgo una tragicommedia, legata al teatro dell’assurdo e all’esistenzialismo, scritta dal commediografo inglese Tom Stoppard, “Rosencrantz e Guildenstern sono morti”. Dall’esplosiva miscela di un testo scritto tra il 1600 e il 1602, con un altro del 1966, il tutto rivisto attraverso gli occhi e la sensibilità non convenzionale di Pasca, con la sua pluralità di codici espressivi, ecco che ha vita appunto “Il Principe”, un tentativo di rinnovare l’interesse per le opere classiche rileggendole in chiave contemporanea.

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La tragedia del Bardo parla dall’amara e sempre citata considerazione che c’è del marcio in Danimarca, dove quest’ultima assurge a metafora di tutto il mondo, e gli uomini che vivono il cupo dramma del principe Amleto non sono altro che rappresentazione di un’umanità senza tempo. Ecco allora che il tema della vendetta, incarnata dalla finta follia di Amleto, principe di Danimarca, diventa la prima traccia interpretativa del dramma, nella congerie di temi e suggestioni che Shakespeare mette in scena accanto all’argomento principale. L’elaborazione drammaturigica di Pasca, messa in scena dalla compagnia G273, pur non tralasciando la connotazione oscura, ambigua, di dubbio e d’ombra del testo originale, offre tuttavia spazio anche all’ironia e al grottesco, per denunciare la corruzione dei potenti, le deviazioni, gli inganni portati avanti per ottenere l’affermazione di sé e il potere. Un universo, quello della Danimarca del ‘600, in cui la follia è normalità, mentre l’innocenza, la serenità, la trasparenza sono considerati follia. Questa realtà “al rovescio”, si chiede e ci chiede il regista, è poi tanto lontana da quella che ognuno di noi vive nel suo quotidiano?

Essenziale, per dare sostanza alla brillante idea del regista, una compagnia di giovani attori (Matteo Contino, Simone Susani, Roberto Galbo, Domenico Lo Cricchio, Claudio Casisa. Giovanni Mangalaviti e, dulcis in fundo, Stefania Vitale) che portano sulla scena grande energia e passione, oltre che bravura e capacità tecnica. La G273 produzioni e’ un’associazione ideata da Cristiano Pasca e Matteo Contino, palermitani, attori e registi. La loro collaborazione comincia a Roma, nelle aule dell’Accademia Silvio D’Amico, dove si sono formati. Con il ritorno nella loro città natale nasce la sfida della G273 produzioni: far convergere ricerca artistica ed emancipazione socio-culturale di un territorio. Il nome stesso esprime il legame identitario con la loro terra: G273 è la cifra finale di ogni codice fiscale identificativo dei cittadini palermitani. I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili direttamente al botteghino del teatro oppure al circuito Tickettando.it. Per ulteriori informazioni telefonare alla associazione culturale Alhambra al numero 091.6888886.

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