MUSICA
Francesca De Fazi, romana in blues
A voler giudicare dalla sua carriera e dai nomi che ha affiancato e l'hanno affiancata - fra cui spiccano Scott Henderson, Andy J. Forest, Roberto Ciotti, Blues Staff - Francesca De Fazi si presenta davvero con ottime credenziali per meritare l'attenzione che ogni sua performance suscita e non mancherà di suscitare in questa sua tre-giorni siciliana che la vedrà impegnata giovedì 5 ottobre al "Barone di Munchausen" di Bagheria (Palermo), sabato 7 alle 22 a Capo d'Orlando (Messina), e a Palermo, saltato il concerto a I Candelai per le recenti vicende del locale, domenica 8 allo Zsa Zsa Mon Amour (piazza Campolo, angolo via Angelitti, ingresso 5 euro).
Unica donna del panorama blues italiano, voce graffiante e chitarra tagliente, la De Fazi ha talento da vendere e buona dose di determinazione per continuare a farsi strada e dimostrare che non di un mondo appannaggio soltanto degli uomini si tratta. Agguerrita, incazzata e tenera, maledetta: gli aggettivi si sprecano a leggere le numerose recensioni che le testate più note le riservano, da Blooze a "ilpopolodelblues", da Rocklab a "Il mucchio selvaggio", e il quotidiano "Il Messaggero".
Cresciuta artisticamente in Inghilterra e soprattutto negli States dove si è esibita all’House of Blues e al B.B. King Blues Club di Los Angeles, ha pubblicato nel 2002 l'album "Blues Dues", registrato live al "Big Mama" di Roma, contenente classici blues e canzoni originali in inglese, quarto cd dopo il primissimo "FDF" del '98, "Ticket 2 ride" del '99 e "Janis Joplin Lives On" che fissava nel 2000 il tour in omaggio alla grande cantautrice americana. Senza dimenticare il duo "Naughty Girls" che con i Bandogs, che la vede impegnata insieme alla sorella Bianka nel progetto ispirato alla musica dei Beatles, registrando nei leggendari Abbey Road Studios di Londra, il single "Sir Paul - Diary Rosary", con il quale hanno fatto il giro dei principali festival "beatlesiani" d'Europa. Nel 2004 partecipa al "Premio Battisti Sanremo" al teatro Ariston, ricevendo il "premio della critica" per la canzone "Madre", prodotta da Clemente Ferrari e Gianluca Vaccaro.
Incessante la sua attività dal vivo che l'ha vista calcare le pedane ed i palchi dei principali festival del blues, quali "Pistoia Blues" (dove apre per David Crosby), "Salerno Blues Festival" con Taj Mahal, "Macchia d’Isernia" (apertura per Rory Block), "Taranto Soul & Blues" con Franco Cerri e Gegè Telesforo, "Pignola Blues" con Willie Murphy, "Trasimeno Blues", "Aventino blues", "Hard Rock Cafè" (da cui viene tratto uno special televisivo), "Roma incontra il Mondo", nella romana Villa Ada con Alex Britti e Louisiana Red, e ancora "Streets of Blues", il festival organizzato magistralmente dall'Associazione Tropea Blues in Calabria, ed i già citati eventi dedicati a Janis Joplin "Love & Peace", "Flower Power" in Svizzera e "70 Flowers" in Umbria.
Molti di conseguenza anche i passaggi in radio, mentre per la TV ricordiamo la sua presenza nell’orchestra femminile diretta da Gianni Mazza per un "Disco per l’estate 2001" con Gerry Scotti e "Beato tra le donne" '99 con Enrico Papi. Infine in teatro, accanto al registra attore Francesco Apolloni ha presentato una serie di canzoni originali in italiano nello spettacolo "Io senza gli altri" al Festival del Teatro Italiano di Ponza, alla Sala Umberto di Roma e al Festival del Cinema Giffoni edizioni 2003 e 2004.
Unica donna del panorama blues italiano, voce graffiante e chitarra tagliente, la De Fazi ha talento da vendere e buona dose di determinazione per continuare a farsi strada e dimostrare che non di un mondo appannaggio soltanto degli uomini si tratta. Agguerrita, incazzata e tenera, maledetta: gli aggettivi si sprecano a leggere le numerose recensioni che le testate più note le riservano, da Blooze a "ilpopolodelblues", da Rocklab a "Il mucchio selvaggio", e il quotidiano "Il Messaggero".
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In questa tappa presenta il suo "One Woman Band", idea nata grazie alla partecipazione della blueswoman romana a "La Storia del Jazz in una Notte Bianca 2004", e "Grandi del jazz, istruzioni per l'uso" al Teatro Sistina di Roma, eventi entrambi diretti da Massimo Nunzi, fra i più versatili ed inventivi compositori della sua generazione: uno show tutto da sola in cui, supportata soltanto da chitarra acustica e dobro, interpreta Bessie Smith, Memphis Minnie, Robert Johnson, Skip James, Blind Willie Johnson, per incantare il pubblico con le atmosfere tipiche della della musica rurale nera degli Stati Uniti del sud e ripercorrendo la rotta che il blues avrebbe preso negli anni a venire, fino alla citazione di altri "grandi" che hanno segnato la sua storia più recente, quali Janis Joplin, Jimi Hendrix e Bonnie Raitt, per sfociare naturalmente nelle sue composizioni originali. Lo spettacolo ha ospitato lo scorso inverno la blueswoman Gail Muldrow, riscuotendo ottimo successo di pubblico.Cresciuta artisticamente in Inghilterra e soprattutto negli States dove si è esibita all’House of Blues e al B.B. King Blues Club di Los Angeles, ha pubblicato nel 2002 l'album "Blues Dues", registrato live al "Big Mama" di Roma, contenente classici blues e canzoni originali in inglese, quarto cd dopo il primissimo "FDF" del '98, "Ticket 2 ride" del '99 e "Janis Joplin Lives On" che fissava nel 2000 il tour in omaggio alla grande cantautrice americana. Senza dimenticare il duo "Naughty Girls" che con i Bandogs, che la vede impegnata insieme alla sorella Bianka nel progetto ispirato alla musica dei Beatles, registrando nei leggendari Abbey Road Studios di Londra, il single "Sir Paul - Diary Rosary", con il quale hanno fatto il giro dei principali festival "beatlesiani" d'Europa. Nel 2004 partecipa al "Premio Battisti Sanremo" al teatro Ariston, ricevendo il "premio della critica" per la canzone "Madre", prodotta da Clemente Ferrari e Gianluca Vaccaro.
Incessante la sua attività dal vivo che l'ha vista calcare le pedane ed i palchi dei principali festival del blues, quali "Pistoia Blues" (dove apre per David Crosby), "Salerno Blues Festival" con Taj Mahal, "Macchia d’Isernia" (apertura per Rory Block), "Taranto Soul & Blues" con Franco Cerri e Gegè Telesforo, "Pignola Blues" con Willie Murphy, "Trasimeno Blues", "Aventino blues", "Hard Rock Cafè" (da cui viene tratto uno special televisivo), "Roma incontra il Mondo", nella romana Villa Ada con Alex Britti e Louisiana Red, e ancora "Streets of Blues", il festival organizzato magistralmente dall'Associazione Tropea Blues in Calabria, ed i già citati eventi dedicati a Janis Joplin "Love & Peace", "Flower Power" in Svizzera e "70 Flowers" in Umbria.
Molti di conseguenza anche i passaggi in radio, mentre per la TV ricordiamo la sua presenza nell’orchestra femminile diretta da Gianni Mazza per un "Disco per l’estate 2001" con Gerry Scotti e "Beato tra le donne" '99 con Enrico Papi. Infine in teatro, accanto al registra attore Francesco Apolloni ha presentato una serie di canzoni originali in italiano nello spettacolo "Io senza gli altri" al Festival del Teatro Italiano di Ponza, alla Sala Umberto di Roma e al Festival del Cinema Giffoni edizioni 2003 e 2004.
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