TEATRO
"Dipartita finale": l'assurdo va in scena al teatro Biondo
Una parodia, un western, un gioco da ubriachi sulla condizione umana dei nostri tempi: è "Dipartita finale" di Franco Branciaroli, in scena al Biondo dal 15 al 24 marzo
Arriva la primavera e, per la Stagione della Sala Grande, il Teatro Biondo di Palermo si apre all'assurdo con il ritorno della penna di Franco Branciaroli e del suo "Dipartita finale", in scena da martedì 15 a giovedì 24 marzo.
Una parodia, un western, un gioco da ubriachi sulla condizione umana dei nostri tempi che si mischia al metafisico oltre che all'assurdo: dopo l'apprezzata edizione di "Finale di partita" di Beckett, al Biondo viene messa in scena la storia di tre clochard.
Pol, Pot e il Supino giacciono in una baracca sulle rive di un fiume, forse del Tevere, e si ritrovano comicamente alle prese con le questioni ultime, cui li costringe Totò, che rappresenta il travestimento della morte.
Il fine è metafisico e si rifà a un mondo affossato nell'assenza di valori; un mondo che affida la propria longevità alla scienza, in assenza di una fede nell'immortalità e che viene orchestrato con strumenti irresistibilmente divertenti.
Giorni e orari. Lo spettacolo va in scena martedì 15 marzo (21.00), mercoledì 16 e giovedì 17 marzo (17.30), venerdì 18 e sabato 19 marzo (21.00), domenica 20 marzo (17.30), martedì 22 e mercoledì 23 marzo (21.00) e giovedì 24 marzo (17.30).
I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 e vanno da 32 (intero primo settore) a 11 euro (ridotto terzo settore).
Per gli studenti universitari è previsto uno sconto del 50% sui prezzi interi del secondo e terzo settore. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il botteghino al numero 091.7434341 o consultare la pagina web della biglietteria.
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