Dal Medioevo a Caravaggio: a Messina apre il museo regionale "MuMe"

Tre capolavori di Caravaggio insieme a Antonello da Messina, Alibrandi, Gagini, Montorsoli, solo per citare i maestri più celebri, ma sono quasi ottocento le opere fra la sezione archeologica, il percorso medievale-moderno e le aree esterne ospitate in quasi 5mila metriquadri di superficie.

Nasce a Messina il Mume, museo interdiscplinare regionale che raccoglie «Ventisette secoli di storia della città - come sotolinea il direttore Caterina Di Giacomo - dalla fondazione nell’VIII a. C. alle soglie del Ventesimo secolo, quando il terremoto sembrò annientarla».

Ma non sarà un museo-archivio della memoria, piuttosto un trampolino di lancio di quella “Messinanuova” che ospiterà grandi eventi. Una parte delle opere esposte erano allestite alla ex Filanda Mellinghoff, opificio ottocentesco destinato fino a oggi a sede “temporanea” del museo.

La Filanda, all’interno del Parco Museale, sarà adesso destinata a mostre ed eventi temporanei anche in regime di art sharing con altre realtà museali come accaduto di recente con il Mart di Rovereto.Il MuMe oggi, con le sue collezioni civiche e con le diverse centinaia di opere recuperate dalle macerie di chiese e piazze all’indomani del terremoto del 1908, non è solo un contenitore d’arte.

Piuttosto un autentico luogo d’identità, uno spazio museale di respiro europeo dove la comunità siciliana e quella internazionale potranno “sfogliare” la storia bimillenaria di Messina.

La struttura di viale della Libertà, iniziata nel 1984, è stata aperta in anteprima nel dicembre del 2016 con la consegna della sezione archeologica e dell’ Ala Nord, per un totale di ca. 2.200 mq di superficie espositiva. Oggi vengono invece consegnati i restanti 2500 mq di allestimenti con opere dal medioevo al Novecento.

Il MuMe è aperto dal martedì al sabato dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30). Domenica e festivi dalle alle 13 (ultimo ingresso 12.30). Lunedì chiuso.