Condividere la natura: un nuovo orto urbano a Palermo

Nell’era dei fast food, dei cibi preconfezionati e precotti - talvolta immangiabili per quanto finti - la città di Palermo dà un ulteriore segnale sul fronte della condivisione e della cooperazione. Tra festeggiamenti, concerti e degustazioni si inaugura, sabato 29 marzo alle ore 17, in via PV 46 (zona Velodromo), il secondo orto urbano condiviso della città promosso dal Codifas.

Nasceva quasi un anno fa l’orto urbano condiviso di Via Galletti (zona via Messina Marine). Una realtà sana, lontana dalle logiche consumistiche della produzione alimentare. Semini, raccogli, mangi. È questo, di fatto, il ciclo che ogni ortista compie in totale armonia con la natura. Vietati diserbanti e concimi chimici.

Un boom inaspettato per l’affitto di quelle parcelle di 100 mq ciascuna che si traduce nella voglia di un ritorno alle origini o forse, più semplicemente, nel migliorare il proprio stile di vita alimentare. La cittadinanza, ma anche gli enti e le scuole hanno ben accolto il progetto “Orto Urbano Condiviso” promosso dal Codifas.

Negli ultimi mesi, infatti, l’orto è stato sede di didattica ambientale in favore delle scolaresche con l’associazione La Biblioteca delle Balate e dei gruppi sociocultari per soggetti con disabilità psichica con il progetto Temla. Prima nelle classifiche mondiali in quanto a piatti culinari, la cucina siciliana non ha rivali. I palermitani non sono da meno e mettono al primo posto qualità e benessere.

Tra gli obiettivi del consorzio Codifas vi era quello di riprodurre un’economia alternativa ai dictat imposti dalle multinazionali tramite la formazione di un Gruppo d’Acquisto Responsabile. Detto fatto. All’inaugurazione saranno presenti i produttori aderenti al Gruppo che esporranno le loro specialità. È possibile partecipare acquistando un prodotto per poi esprimere l’opinione su di esso, compilando la scheda di gradimento.

All’inaugurazione saranno presenti il sindaco di Palermo Leoluca Orlando con gli assessori Dario Cartabellotta, Barbara Evola, Giuseppe Barbera, Nelli Scilabra. Ma è soprattutto grazie ai tutors e ai tanti volontari che hanno lavorato senza tregua che questa inaugurazione potrà avere luogo.

«Con l’assegnazione delle parcelle - spiega il presidente Codifas Ambrogio Vario - ci proponiamo di recuperare il territorio dal punto di vista urbanistico, attraverso la messa a coltura di terreni abbandonati, promuovere la salute del corpo nonché coltivare fiducia e solidarietà nelle sane relazioni. Invitiamo i cittadini, le associazioni, le parrocchie ad essere presenti per condividere un percorso che tenda a costruire una comunità responsabile».