TEATRO
Con "MadrePalermo" la memoria va in scena
Filo conduttore è il canto antico, un patrimonio culturale antropologico che sfuma alla luce della modernità, ma che racchiude la magia di un popolo
La storia è tratta dal manoscritto di un diarista, Rosario La Duca, da poco scomparso, e interpretata in "MadrePalermo" da Mario Azzolini, il giornalista, che si cimenta qui nella nuova veste di attore. Insieme a lui sul palco ci saranno anche Salvo Piparo, che incarna un pupo-narratore, Elisa Parrinello, nel triplice ruolo della bambina, della Lupa e di "MadrePalermo", accompagnati dalla chitarra di Salvo Fundarò.
Filo conduttore è il canto antico, un patrimonio culturale antropologico che sfuma alla luce della modernità, ma che racchiude la magia di un popolo. Un inno alla memoria di Palermo, dunque, quella tagliata dal Cassaro, nutrita dai suoi pescatori, raccontata dai sui poeti di strada, condotta dai suoi “gnuri”, manovrata dai suoi pupari, cantata dai suoi suonatori e "ninnariddari".
Quello che ne viene fuori è la descrizione di una Città Madreperla, ricostruita in parte come un piccolo presepe di case e voci che fanno da eco ad una famelica energia volta alla riscoperta delle origini. Il biglietto d'ingresso è di 8 euro, intero, e 6 euro ridotto per i possessori della Diamond card e per gli under 12 anni. Per vedere lo spettacolo è però consigliata la prenotazione tramite sms al numero 328.8663774 oppure tramite mail all’indirizzo segreteria@teatroditirammu.it
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