CINEMA E TV
Con "Il 7 e l'8" Ficarra e Picone tornano al cinema
Dopo ben sei anni, ovvero dopo l'ultima esperienza cinematografica di “Nati stanchi”, il duo comico televisivo formato dai palermitani Ficarra e Picone si rimette in gioco sul grande schermo con “Il 7 e l’8”, una nuova pellicola di cui sono protagonisti e anche registi. Il film, distribuito da Medusa e prodotto da Beppe Caschetto per la Itc Movie, sceneggiato con Francesco Bruni, Giambattista Avellino e Fabrizio Testini e diretto dai due attori con Avellino, sbarcherà nelle sale italiane il 16 marzo e ci sono tutti i presupposti che ottenga subito uno strepitoso successo di pubblico, in particolar modo in quella che per il duo più stanco e interista di "Zelig" è la propria terra natìa. Il film è stato interamente girato a Palermo e, oltre Salvatore e Valentino, vanta un cast di consolidata fama artistica a livello nazionale, tra cui Toni Sperandeo, Arnoldo Foà, Andrea Tidona, Remo Girone e la palermitana Eleonora Abbagnato, oggi stella dell'Opéra di Parigi. "«Abbiamo scelto solo attori che tifano Palermo», hanno scherzato i due attori in un'intervista a La Repubblica, spiegando così anche la decisione di ingaggiare la Abbagnato: «L'abbiamo conosciuta per il nostro programma tv “Ma chi ce lo doveva dire?” e lì abbiamo scoperto che vent'anni di Parigi non hanno intaccato la sua palermitanità».
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La trama del film scorre tra drammi, scenate, litigi ed eclatanti crisi sentimentali, ripercorrendo i motivi salienti e gustosi della commedia classica. La storia ruota infatti intorno le vicende di Tommaso e Daniele, due persone profondamente diverse per temperamento, vissuto personale, amicizie e stato sociale. Daniele frequenta non troppo entusiasticamente la Facoltà di Giurisprudenza e, in modo altrettanto svogliato, una fidanzata che lavora come assistente all’università. Il padre, un austero colonnello dei carabinieri, gli ha sempre impartito lezioni di vita rigorose, insegnandogli a rigare dritto e a stare alla larga dai perditempo. Ma a discapito di ogni insegnamento, il destino, che la sa più lunga di ogni precetto, mette sulla strada di Daniele un tipo che dire poco affidabile sarebbe riduttivo, Tommaso, un ladro di segnali stradali e taroccatore di professione, specializzato in dvd e schede telefoniche, che guarda caso è nato nello stesso giorno, nella stessa città, persino nello stesso ospedale in cui è nato Daniele. Una volta incontrati, i due, loro malgrado, non potranno più dividersi: scopriranno infatti che uno scambio di culle li ha indissolubilmente legati ad un unico destino.
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