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Ciprì e Maresco, da cinico a nano in tv

Balarm
La redazione
  • 16 gennaio 2006

Il 14 gennaio alle 20.30, prime time del sabato, è partita la prima puntata. Dato l’orario si potrebbe pensare ad una fiction: non è così ma ne sentiremo parlare parecchio ugualmente, anche se non ci saranno belli e belle, anzi, tutto il contrario. Si tratta della trasmissione “I migliori nani della nostra vita” in onda su La7, con la quale Daniele Ciprì e Franco Maresco tornano in televisione dopo ben undici anni di assenza. Assenza non proprio del tutto volontaria, come precisano i due in un’intervista: "Abbiamo fatto ogni tanto qualche proposta, ma come tutta la tv anche RaiTre è cambiata e non c'è stata più occasione. Poi, mentre stavamo finendo di lavorare a "Come inguaiammo il cinema italiano. La vera storia di Franco e Ciccio" abbiamo incontrato Romano Frassa, uno degli autori di "Markette", e da lì è nata l'idea de "I Migliori nani della nostra vita". Prima doveva durare 50 minuti in seconda o terza serata, è finita che andremo in onda per mezzora il sabato alle 20.30". E, grazie a questo “colpo di follia di autolesionismo mediatico” da parte della rete televisiva, come lo hanno definito i due registi, ci saranno in tutto ben venti puntate del programma che riporterà in televisione quei personaggi onirici e fuori dal comune, “metareali”, che i due ci hanno fatto conoscere con il loro "Cinico tv", diventato ormai un cult. Personaggi che, ad un occhio attento e per un cervello pronto alla riflessione, tanto hanno da raccontare sul mondo, il mondo così come lo vedono i due registi. E sappiamo quanto sia carica di grottesco e propensa all’orrido la loro schietta visione della realtà, come hanno spiegato i due: "Noi facciamo come nei cartoni animati mai belli ma sempre disgraziati, o come Stanlio e Ollio: disperati, tragici e brutti .

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Alle otto di sera presentiamo una realtà cruda, contro la plastica televisiva, e senza ripararci dietro Pasolini. La rappresentazione dell'orrido è uno sguardo sul mondo, in contrasto con un mondo che rimuove la morte, la corporalità, la vecchiaia, la puzza. Una visione apocalittica". E certo è che saranno risate (o tristi sorrisi) ben diverse da quelle alle quali ha abituato la satira attuale di sinistra, da quella scontata e noiosa di Zelig a quella della Guzzanti e di Luttazzi, divenuti dei “finti” martiri, secondo i registi palermitani, solo "per la presenza di un presidente del Consiglio un po' limitato, per questo sono diventati 'eroi della censura' e 'martiri della persecuzione', senza avere né la vocazione né la sostanza degli eroi". Il programma è in bianco e nero e ambientato in studio, perchè per i due la città di Palermo è troppo cambiata, e la politica e la televisione ne saranno i bersagli principali in un clima intriso di una comicità vecchio stile, secondo quanto affermano i due registi: "come quella della tv americana anni 50, di Jerry Lewis e Bob Hope. Quando in Italia c'erano "Uno, due, tre", Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello". Circa il titolo poi aggiunge Maresco: "Il titolo fa un po' riferimento alla statura di questo paese che nel corso di questi anni si è abbassata notevolmente". "Abbiamo girato a Palermo con sceneggiatori palermitani" spiega Ciprì, "soprattutto in interni. Il gruppo storico di Cinico Tv si è assottigliato, ritornerà Pietro Giordano, ma abbiamo coinvolto anche nuovi attori". Tra i personaggi Gaetano Burgio, veloce esecutore di qualsiasi disciplina, il sessuologo Maurizio Zagra, la poetessa Antonietta Scalisi Bonetti, l'inventore Eliseo Verso. E per finire una chicca: in rete, sul sito internet de La sette(www.lasette.it) sono già disponibili otto nuovi filmati video dei due registi che saranno poi utilizzati in questi giorni per la promozione del programma televisivo. E allora pronti con i videoregistratori e buona visione a tutti.
mar.ter.

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